L’Aquila. “La carenza di personale della Asl in provincia de L’Aquila ha assunto contorni preoccupanti, desta apprensione e impone un deciso cambio di rotta per non compromettere l’erogazione di servizi essenziali per la popolazione e la tutela di un diritto garantito dalla Costituzione, quello alla salute”.
Così il sindaco Pierluigi Biondi, che è anche presidente del comitato ristretto dei sindaci in materia sanitaria, sulle carenze di personale nella Asl provinciale, in particolare nell’ospedale del capoluogo.
“Il grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi da tutte le sigle sindacali non può cadere nel vuoto, la loro preoccupazione è condivisa da questa amministrazione e dalla comunità aquilana – spiega il sindaco – Solo qualche mese fa, all’indomani dell’approvazione dell’atto aziendale, l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, aveva annunciato un piano di assunzioni per l’Azienda sanitaria numero 1.
Oggi, invece, si viene a sapere che le somme stanziate per mantenere quelle promesse saranno in gran parte utilizzate per coprire i rinnovi contrattuali. In assenza di provvedimenti correttivi urgenti vi sarà un peggioramento delle condizioni lavorative per i dipendenti attualmente in servizio e dell’offerta sanitaria per gli utenti”.
“I cittadini, non solo quelli aquilani, hanno bisogno di garanzie per un sistema sanitario ospedaliero efficiente al pari di tutti gli altri abruzzesi – conclude il sindaco – A tal proposito ho scritto una lettera, inviata anche in Regione, con cui chiedo che venga fissato un termine entro il quale la commissione per la funzionalizzazione tra i presidi ospedalieri de L’Aquila e Teramo concluda i suoi lavori e si proceda, finalmente, all’istituzione di un Dea di secondo livello anche a servizio delle aree interne”.