Ne dà notizia in una nota il gruppo dell’Aquila della Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”. I presunti responsabili sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Da accertamenti fatti presso il MIBACT – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di L’Aquila, non è risultato alcun atto autorizzativo sull’opera.
L’impresa incaricata, utilizzando un mezzo escavatore per spostarsi all’interno della zona boschiva percorrendo un antico sentiero denominato “strada vicinale della fonte”, a valle della quale è collocata un’antica fonte di acqua sorgiva, realizzata in pietra, e una vasca di raccolta realizzata anch’essa in pietra per l’abbeveraggio degli animali, avrebbe causato, inoltre, il crollo di muretti a secco e l’eliminazione degli storici gradini in pietra. Si tratta di una linea elettrica che parte dall’abitato della frazione di San Giovanni e raggiunge l’area del Lago Sinizzo, interessando la località Valle Cupa e oltrepassando il corso d’acqua denominato “Fosso San Giovanni”.
L’area è sottoposta a vincolo paesaggistico, per la presenza del bosco e la distanza da acque pubbliche inferiore a 150 metri, mentre le architetture rurali sono di interesse storico ed etnoantropologico quali testimonianze dell’economia rurale tradizionale e costituiscono, pertanto, “beni culturali”.
foto d’archivio