L’iniziativa, organizzata dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità (IAPB) e dalla clinica oculistica dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila, diretta dal prof. Marco Ciancaglini, si terrà nel capoluogo regionale domani, venerdì 25 ottobre, sabato 26 e domenica 27.
Per ciascuna delle tre giornate di prevenzione, dalle ore 10 alle 18, in Piazza Duomo, sarà presente una unità mobile della IAPB che ospiterà tre ambulatori attrezzati per eseguire gratuitamente controlli oculistici per la prevenzione delle malattie della retina e del nervo ottico. Sugli utenti over 40, che aderiranno alla campagna di prevenzione, verranno effettuati esami con strumentazione ad alta tecnologia: OCT, tonometria, autorefrattometria e pachimetria. In Italia le malattie della retina e del nervo ottico colpiscono oltre 3 milioni di persone e rappresentano le più importanti cause di cecità.
“L’attività di prevenzione”, dichiara il prof. Ciancaglini, “si concentra, in particolare, sulle persone con più di 40 anni perché è questa la fascia di età in cui si manifestano le tre patologie più diffuse: il glaucoma, la retinopatia diabetica e la maculopatia. In questi casi la prevenzione e la diagnosi precoce sono gli elementi fondamentali per preservare la vista”.
La clinica oculistica dell’ospedale di L’Aquila, da anni impegnata nell’opera di sensibilizzazione della popolazione sui rischi legati ad alcune patologie, effettua ogni anno circa 10.000 prestazioni diagnostiche e terapeutiche delle più importanti malattie dell’occhio, con servizi di alta specializzazione che riguardano patologie neonatali, pediatriche, oncologiche e nella riabilitazione visiva.
La Clinica oculistica del San Salvatore, inoltre, esegue 1200 interventi di chirurgia oftalmica che comprendono, oltre a interventi di cataratta, procedure di alta complessità nel campo della correzione chirurgica dei difetti refrattivi, microchirurgia del glaucoma, strabismo, chirurgia oncologica. Il reparto di oftmalmologia aquilano, per la qualità dei servizi offerti, negli anni è riuscito ad attrarre nella propria orbita molti pazienti residenti in altri comprensori come testimoniano i dati: il 37% degli utenti giunge infatti da altre province e da fuori Regione (soprattutto dal Lazio).