Il Centro opera in stretta sinergia con il reparto di Chirurgia Generale e dei trapianti di organi, a direzione universitaria, che all’ospedale San Salvatore esegue i trapianti di rene sia da donatore cadavere sia da vivente.
Il centro trapianti, inoltre, svolge un ruolo cruciale nel coordinare il prelievo e trasporto di altri organi – cuore, polmone, fegato e pancreas – e nei rapporti con i centri di altre regioni dove questi organi vengono trasferiti per essere trapiantati.
La struttura aquilana è quindi il polo pulsante di un’attività che si estende, indirettamente, a tutta la Penisola grazie a una rete che si è ormai consolidata. Attualmente, per il trapianto di rene, che riguarda da vicino il capoluogo abruzzese, la lista di attesa è di oltre 300 persone di cui 159, appartenenti ad Abruzzo e Molise che hanno scelto il centro trapianti dell’Aquila come primo centro.
Nello scorso anno le 25 donazioni, di cui 22 multiorgano, hanno permesso di compiere 67 trapianti: 37 trapianti di rene (di cui 2 per rene- pancreas), 25 di fegato e 3 e di polmoni.
In Abruzzo, nell’individuazione dei donatori, oltre all’Aquila, svolgono un ruolo importantissimo gli ospedali di Pescara e Teramo, con i quali il Centro Regionale Trapianti si raccorda e collabora in un’ottica sinergica.
Il centro aquilano, peraltro, ha stipulato una convenzione col ‘Gemelli’ di Roma che ha portato, negli ultimi 8 anni, a 65 trapianti di fegato, di cui 8 nello scorso anno. Una collaborazione che, anche per la vicinanza logistica, ha dato buoni risultati ma che presenta margini di miglioramento. Argomenti che verranno discussi, tra gli altri, in un convegno che si terrà a L’Aquila il 14 maggio prossimo, al palazzo dell’Emiciclo, alle ore 8.30 dal titolo:
‘Convenzione Policlinico Gemelli- Regione Abruzzo per il trapianto di fegato- terzo rapporto’.
Piuttosto bassi, sempre nel 2021, i numeri sulle donazioni dei tessuti oculari (62 prelievi).
In sostanza dal quadro emerge la necessità di sensibilizzare ancora e sempre di più la popolazione sull’importanza della donazione e sulla necessità di informarla di tutte le iniziative intraprese, in particolare di quelle con i Comuni che, all’atto del rilascio della carta d’identità, possono raccogliere il consenso da parte dei cittadini interessati.