Insieme al sindaco sono stati arrestati, e sempre sottoposti ai domiciliari, anche un ex consigliere di maggioranza, Corrado Di Giacomo, e il responsabile del servizio tecnico del Comune, Romeo Di Felice. In tutto 17 gli indagati, di cui 10 raggiunti
da misure cautelari (tre arresti e 7 sospensioni dall’ attività professionale per 12 mesi). Tutti, secondo le ipotesi accusatorie, coinvolti in un presunto giro di irregolarità sull’affidamento di lavori di ristrutturazione di beni pubblici.
Secondo quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare il sindaco e il consigliere comunale, abusando del loro ruolo di amministratori pubblici, chiedevano, in un caso specifico, al responsabile unico del procedimento dell’epoca di invitare a gara una ditta sprovvista di un requisito fondamentale per la partecipazione alla contrattazione pubblica; in altri casi costringevano lo stesso, sempre secondo la procura, mediante implicita minaccia di ritorsioni, ad affidare alcuni incarichi di ristrutturazione e di progettazione ad un imprenditore del posto che gli inquirenti qualificano come appartenente alla loro cerchia di amici e conoscenti.
In particolare sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono finiti i lavori di ristrutturazione del palazzo comunale e di riqualificazione di alcune piazze del paese. Le indagine svolte dai carabinieri, sotto la direzione del capitano Silvia Gobbini, della Compagnia di Tagliacozzo, sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, col supporto dei militari delle Compagnie territorialmente competenti, nelle province dell’Aquila, Roma, Firenze e Potenza, città di residenza di alcuni degli imprenditori e liberi professionisti indagati.
“Solo dopo una attenta lettura dell’intero carteggio processuale ed a seguito del l’interrogatorio di garanzia dei maggiori indagati, valuterò, se sarà necessario, il ricorso al Tribunale del Riesame”. Sono le parole del legale dell’ ex consigliere comunale di Capistrello, Corrado Di Giacomo, arrestato stamane dai carabinieri della locale stazione per una presunta gestione illecita degli appalti pubblici.
“Sono certo – specifica l’avvocato Roberto Verdecchia – che il mio assistito saprà fornire al giudice per le udienze preliminari gli ampi chiarimenti che saranno a lui richiesti dimostrando la sua estraneità ai fatti”.
“Il testimone chiave su cui si basano tutte le accuse era già stato più volte segnalato alle autorità dal sindaco”. Lo ha dichiarato l’avvocato Antonio Milo, difensore del sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti arrestato stamane nell’ambito di un’indagine condotta dalla procura della Repubblica di Avezzano in relazione a presunte irregolarità sull’affidamento di appalti pubblici. “Il sindaco – continua il legale – contesta ogni addebito anche alla luce del fatto che ha rinunciato alla sua indennità di amministratore pubblico e intenderà provare la sua estraneità ai fatti ribadendo – conclude Milo – di aver sempre perseguito interessi di natura pubblica e non ti tipo privatistico”.