Le fiamme, partite per motivi ancora in fase di accertamento, sono divampate poco dopo la mezzanotte.
Intervenute da L’Aquila 4 squadre dei vigili del fuoco con una decina di uomini ma al loro arrivo, considerando la distanza tra il capoluogo uno degli angoli più belli della piana di Campo Imperatore, l’imponente struttura ricostruita pochi anni fa, in gran parte in legno, era già andata completamente distrutta.
Impedito, comunque, che le fiamme potessero propagarsi alla vegetazione circostante (l’area è a poche centinaia di metri da quella che bruciò il 5 agosto 2017).
Come riferisce il sindaco di Castel del Monte, Matteo Pastorelli, con un post su Facebook, “l’assenza di ospiti nella struttura, la pronta fuga del personale presente e l’assenza di propagazione delle fiamme sui terreni circostanti hanno evitato che la notte si trasformasse in tragedia”.
“Spento il fuoco”, prosegue Pastorelli, “arriva il momento della riflessione e questa triste vicenda riporta in primo piano la necessità, più volte conclamata, di una programmazione condivisa tra gli enti preposti, volta a superare le carenze infrastrutturali di quest’ampia zona, la piana di Campo Imperatore, ormai clamorosamente votata al turismo, ma indissolubilmente legata alla pastorizia”.