L’uomo si trovava già sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione, quella dell’affidamento in prova ai servizi sociali per un cumulo di pene relative a reati in materia di stupefacenti.
A seguito dei riscontri probatori e degli accertamenti della Squadra Anticrimine, la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali è stata sostituita con quella della detenzione in carcere; Q. A., rintracciato nella propria abitazione, al termine dell’attività di rito è stato ristretto nella casa circondariale.
Gli accertamenti sono scaturiti a seguito della richiesta di aiuto giunta al numero di emergenza da parte della moglie dell’arrestato, che lamentava di essere stata schiaffeggiata, in presenza dei figli minori, dal marito, il quale le impediva anche di uscire di casa e in più occasioni l’aveva minacciata di morte.