Avezzano. La sospensione immediata delle attività del laboratorio di cucina e del refettorio del centro diurno di Avezzano presso i locali dove è situato anche il Centro igiene mentale e il centro di recupero psichiatrico è stata applicata dalla Azienda Sanitaria Locale.
Il provvedimento arriva in seguito alla terza ispezione dei Carabinieri del nucleo anti sofisticazione e sanità di Pescara che hanno evidenziato la carenza dei requisiti minimi d’igiene.
I Nas, infatti, hanno rilevato la mancanza di spogliatoi e di bagni per gli addetti ai lavori e per gli utenti. Altre due ispezioni si sono verificate nei giorni scorsi sempre presso la struttura e nello specifico nei locali del Cim dove erano state segnalate carenze igieniche, posti letto oltre il consentito, prese e cavi elettrici non in sicurezza.
La Asl smentisce la chiusura. Il centro salute mentale di Avezzano non è stato chiuso”
La Asl smentisce seccamente la Uil che oggi ha annunciato la presunta chiusura del servizio.
“A seguito dell’ispezione dei Nas nei giorni scorsi”, dichiara il manager Rinaldo Tordera, “il sindaco, come da norma, ha dato 10 giorni di tempo alla Asl per eseguire i primi lavori urgenti su servizi igienici e sala d’attesa al fine di eliminare alcune criticità. Lavori che noi, come azienda sanitaria, abbiamo già avviato e che concluderemo nel rispetto dei tempi assegnatici. La notizia di una chiusura del Cim è pertanto del tutto infondata”
“In attesa di completare questa prima parte dei lavori, che hanno carattere d’urgenza”, aggiunge Tordera, “siamo impegnati nella ricerca di nuovi locali che, in previsione di un intervento più ampio e complessivo di ristrutturazione dell’immobile, già messo in cantiere e finanziato, ci consentano di trasferire temporaneamente il servizio che quindi non subirà alcuna interruzione”