Il personale operante ha, pertanto, intimato al gestore del bar la chiusura immediata dell’attività, contestando la violazione all’art. 650 del Codice penale (inosservanza dei provvedimenti dall’Autorità, emessi per ragioni di igiene e sicurezza pubblica), reato sanzionato con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro. L’inosservanza al divieto di apertura, oltre che all’Autorità Giudiziaria, è stata segnalata anche al Sindaco di Avezzano ed al Prefetto di L’Aquila per i successivi provvedimenti amministrativi, che prevedono l’ulteriore sanzione della sospensione della licenza per un periodo che va dai 5 ai 15 giorni.
Nel corso dei medesimi servizi è stato, inoltre, controllato G.A., avezzanese di 35 anni già noto alle Forze dell’Ordine per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, che viaggiava a bordo della propria autovettura, veniva sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di una dose di eroina. A seguito del controllo, G.A. è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art.650 C.P., poiché ha violato i dettami legislativi emessi per il contrasto dell’emergenza coronavirus, non riuscendo a giustificare i motivi per cui si era allontanato dall’abitazione.
Allo stesso veniva sequestrato lo stupefacente e ritirata la patente di guida, quale sanzione accessoria prevista per chi fa uso di stupefacenti.