Una delle due attività (aperta il 4 dicembre scorso) riguarda pazienti che soffrono di cefalea e l’altra, avviata oggi, lunedì 10 dicembre, è relativa al trattamento farmacologico di pazienti affetti da Sla (sclerosi laterale amiotrofica). Si tratta di un potenziamento dei servizi del reparto, che dal novembre scorso è stato affidato alla prof.ssa Simona Sacco, deciso dalla direzione generale della Asl.
“L’avvio di queste nuove attività”. dichiara il manager della Asl, Rinaldo Tordera, “rientra nella nostra ‘filosofia’ secondo cui non devono essere i pazienti a spostarsi altrove per trovare lo specialista da cui farsi assistere bensì il medico a offrire il servizio nel territorio di residenza. Un principio che abbiamo attuato, ormai da tempo, nelle diverse aree della provincia e che sta dando ottimi risultati”.
L’ambulatorio riservato alle cefalee garantisce un’attività diagnostica e terapeutica di secondo livello poiché viene praticata quando le cure, precedentemente somministrate, si sono rivelate inefficaci. A questo servizio, per fruire del quale fino a poco tempo fa ci si doveva recare all’Aquila, affluiscono quindi pazienti già seguiti dalla neurologia. La terapia consiste nella somministrazione, tramite punture effettuate in vari punti (fronte, testa ecc.), della tossina botulimica che consente di contrastare l’emicrania severa, quella cioè molto intensa che si protrae per molti mesi o anni. L’ambulatorio è aperto 4 volte e a settimana, lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, ed è possibile prendere appuntamento tramite Cup.
Per le visite di controllo le prenotazioni vengono fissate direttamente del reparto (il cosiddetto Cup di secondo livello) proprio perché si tratta di pazienti già trattati con precedenti terapie. L’ambulatorio assicura 13 visite a settimana tra controlli (per chi è già in cura) e primo approccio con lo specialista. Il mal di testa, soprattutto quello cronico, è una patologia che causa grande sofferenza al soggetto che ne soffre condizionando di molto la sua vita sociale e professionale (in seguito alle ripetute assenze al lavoro). Ancora più importante il servizio che ‘debutta’ oggi, vale a dire quello riguardante il trattamento della Sla, una malattia grave e degenerativa che richiede un’assistenza continua e puntuale.
Finora i pazienti, per 10 giorni al mese, da Avezzano e Marsica erano costretti a rivolgersi all’ospedale di Aquila, con relativi disagi per spostamenti e spese del viaggio. Da oggi tali difficoltà cessano e i soggetti interessati avranno la possibilità di farsi assistere all’ospedale marsicano. Una vera e propria svolta nell’assistenza, richiesta e caldeggiata con insistenza alle istituzioni sanitarie dalle associazioni che rappresentano i pazienti.