Oggi ricorre il 207° annuale della fondazione dell’Arma dei carabinieri. A causa dell’emergenza sanitaria nazionale, anche quest’anno la ricorrenza è stata celebrata in forma ridotta.
Nel Comando Provinciale dei Carabinieri di L’Aquila, si è quindi svolta una concisa ma significativa cerimonia. Nel cortile della caserma, intitolata a Dante Giovanni Jafolla, vicebrigadiere decorato con la medaglia d’argento al valor militare, è stata deposta una corona alla stele dedicata ai caduti dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del Prefetto, dott.ssa Cinzia Torraco e del Comandante provinciale, col. Nazareno Santantonio. Nell’occasione il Comandante ha dedicato un minuto di silenzio alla memoria del M.llo Gianpaolo PACE, già in servizio al Nucleo Investigativo, a cui è intitolata la sala rapporto del Comando, nonché dei Marescialli Fabio Cicone e Lucio Giangiordano, dell’Appuntato Emanuele Anzini e di tutti i Carabinieri deceduti legati al territorio aquilano.
Il col. Santantonio ha poi parlato al Prefetto dell’impegno profuso dai Carabinieri del Comando Provinciale sul fronte della pandemia, in aiuto della popolazione della Provincia di L’Aquila. Infatti, sono stati attivati dai Carabinieri 3 drive through (L’Aquila-Preturo, Avezzano, Sulmona), che eseguono ciascuno oltre 120 tamponi rinofaringei al giorno per conto della Asl 1. L’Arma dei Carabinieri ha così messo in atto un grande sforzo operativo e logistico per la realizzazione, nell’ambito dell’Operazione “Igea” del Ministero della Difesa, dei 3 “Drive Through” che vede impegnati, dall’11 novembre 2020, 3 medici e 6 infermieri a rotazione settimanale, tutti appartenenti all’Arma dei Carabinieri e provenienti da diverse zone del territorio nazionale, nell’effettuazione di tamponi molecolari in favore di tutta la popolazione. I militari si occupano anche del trasporto dei campioni prelevati direttamente ai laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Sono stati oltre 65mila i tamponi finora eseguiti a supporto delle strutture sanitarie del territorio provinciale. Importante è stata la sinergia tra Carabinieri, ASL, Istituzioni locali e regionali. Infatti, nell’ottica di contribuire all’accelerazione della campagna vaccinale in atto, i Carabinieri delle 60 Stazioni ubicate nel territorio della provincia di L’Aquila stanno dando un fattivo supporto agli over 70, che hanno una minore dimestichezza con lo strumento informatico, per la compilazione del format on-line per le prenotazioni delle vaccinazioni.
Inoltre, i Carabinieri di L’Aquila, con 3 team di personale sanitario dell’Arma dei Carabinieri ed il supporto di 2 team dell’Esercito, tutti coordinati dal Dirigente sanitario dell’infermeria presidiaria della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise di Chieti, col. Salvatore Falvo, stanno conferendo un concreto sostegno all’Azienda Sanitaria nelle vaccinazioni, nei piccoli centri dell’aquilano, dei soggetti più fragili, impossibilitati a recarsi nei presidi sanitari deputati alle vaccinazione. In tale ottica sono state anche avviate le vaccinazioni di massa nei comuni con meno di 500 abitanti dell’aquilano. L’input al Ministero della Difesa per l‘invio dei team sanitari è giunto dal Commissario, Gen. Francesco Paolo Figliuolo, a seguito di una riunione operativa tenutasi con il Presidente della Regione Marco Marsilio, al fine di incrementare il numero delle somministrazioni in favore della classi più anziane e vulnerabili. Andando alle attività più tradizionali dei Carabinieri di L’Aquila, che ne costituiscono il core business, anche nel 2020 si è registrato un consistente decremento dei reati ed in particolare di quelli c.d. predatori, che creano un maggiore allarme sociale tra la popolazione, con una diminuzione dei reati del 18% rispetto al 2019 e con una percentuale dell’8% dei reati scoperti nella provincia.
Significative le richieste d’intervento al 112 per le cosiddette “liti in famiglia”, dietro le quali si nascondono spesso situazioni ben più gravi, che vanno oltre la semplice lite del momento (nella sola provincia di L’Aquila, nell’anno 2020, sono pervenute alla Centrale Operativa 584 richieste per liti in famiglia a fronte di 676 dell’anno precedente). Nello stesso anno 2020, inoltre, nell’ambito del contrasto ai reati contro le c.d. “fasce deboli”, i Carabinieri del Comando Provinciale di L’Aquila hanno proceduto all’arresto di 24 persone (1 per adescamento minorile e atti sessuali con minori; 10 per atti persecutori; 12 per maltrattamenti contro familiari; 1 per violenza sessuale) e denunciato, complessivamente 62 persone (4 per atti persecutori; 54 per maltrattamenti contro familiari; 2 per violenza sessuale e 2 per violenza sessuale di gruppo). Un incremento dei reati, di circa il 24%, si registra anche per quanto attiene alle truffe e alle frodi informatiche, frutto del periodo di lockdown. Complessivamente sono n.1.628 le persone denunciate in stato di libertà (erano n.1.686 nel 2019) e n.175 quelle arrestate nel 2020 (erano n.310 nel 2019). Sono circa 33 le ispezioni ai cantieri della ricostruzione eseguite dai carabinieri del Comando Provinciale nell’ambito del “GIA” – Gruppo Interforze Antimafia, coordinato dalla Prefettura di L’Aquila, al fine di prevenire tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e garantire le condizioni di legalità.
Notevole impulso è stato rivolto alla campagna antidroga “Scuole Sicure”, che ha visto una massiccia presenza di pattuglie, per prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli Istituti scolastici, in particolare delle scuole medie inferiori e superiori, nonché agli incontri tenuti dal personale con gli studenti in tema di “cultura della legalità” e di rispetto dell’ambiente. In totale sono stati 10 gli istituti scolastici e n.667 gli studenti che hanno partecipato alle iniziative.