Autunno tempo di funghi, e purtroppo anche delle intossicazioni alimentari derivanti dall’imprudente consumo di questi gustosi ma insidiosi prodotti della terra.
Al Distretto provinciale Arta di L’Aquila è attivo dal 2006 uno dei 3 Centri di Riferimento Regionale abilitati dalla legge regionale n° 9 del 2010 a cooperare con le Asl per la prevenzione e il contrasto delle intossicazioni da funghi.
Con il sopraggiungere della stagione di raccolta, l’Agenzia per la tutela dell’ambiente ha trasmesso una scheda tecnica informativa ai Responsabili dei Servizi SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) delle Asl abruzzesi e ai Responsabili dei Pronto Soccorso ospedalieri della regione. In caso di intossicazione, la scheda tecnica compilata dai tecnici dei SIAN o dai medici andrà allegata al reperto fungino. Sarà utile far pervenire in laboratorio gli eventuali residui della pulitura dei funghi crudi e i resti di quelli cotti consumati. È di grande utilità, inoltre, che l’intossicato o i suoi parenti, i Servizi SIAN, nonché i medici dei Pronto Soccorso e di Reparto forniscano agli analisti micologi del Distretto di L’Aquila ogni possibile indicazione che possa far ricostruire fedelmente l’accaduto: in queste circostanze, infatti, solo un’azione congiunta e tempestiva può essere di aiuto ai malcapitati.
Ad ogni modo, come forma di prevenzione, si raccomanda di far controllare sempre i funghi raccolti presso gli Ispettorati micologici delle Asl competenti per territorio.
Facendo una panoramica dei casi di intossicazioni che si sono verificati in Abruzzo in questi anni, la maggior parte è riconducibile a specie fungine ammesse al consumo umano dal Ministero della Salute, ma in avanzato stato di crescita, mal conservate o raccolte in maniera inadeguata. Alcuni raccoglitori, fortunatamente in numero esiguo, hanno purtroppo ancora la pessima abitudine di trasportare i funghi in modo non idoneo e li conservano per giorni in frigo, con inevitabile proliferazione batterica. Buona parte dei ricoveri è comunque legata a sintomatologie di tipo gastroenterico, spesso imputabili ad intolleranze di tipo individuale e risolvibili in breve tempo. In generale non si registrano intossicazioni particolarmente gravi, grazie anche all’introduzione da parte della Regione del tesserino per la raccolta, il cui rilascio prevede specifici corsi di formazione.
Il Centro Micologico del Distretto di L’Aquila è anche Centro di Eccellenza per lo studio della biodiversità del suolo: in collaborazione con l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) si occupa del censimento di specie fungine presenti nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino.
Tabella di sintesi delle specie implicate nei casi di intossicazione sottoposti al Centro micologico del Distretto di L’Aquila:
SPECIE |
AZIONE |
CAUSA |
Armillaria mellea (Chiodini) |
Gastroenterica |
Non eliminazione dell’acqua di bollitura |
Armillaria cepistipes |
Gastroenterica |
Non eliminazione dell’acqua di bollitura |
BoletusGruppo edulis (Porcini) |
Gastroenterica |
Dovuta ad intolleranze individuali e all’avanzato stato di crescita |
* Agaricus xanthoderma |
Tossico ad azione Gastroenterica |
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*Amanita pantherina |
Tossico da Sindrome Panterinica |
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*Boletus luridus |
Tossico ad azione Gastroenterica |
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*Entoloma sinuatum |
Tossico ad azione Gastroenterica |
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Agaricus arvensis; Agaricus macrocarpus. |
Gastroenterica |
Da intolleranza individuale |
*Boletus satanas |
Tossico ad azione Gastroenterica |
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Calocybe gambosa (Prugnolo, Spinarolo) |
Gastroenterica |
Da intolleranza individuale |
Clitocybe geotropa |
Gastroenterica |
In avanzato stato di crescita. |
Tricholomopsis rutilans |
Gastroenterica |
Da intolleranza individuale e comunque specie non rientrante nell’elenco delle specie ammesse al consumo da parte del Ministero della Salute |
Cantharellus cibarius (Galletto) |
Gastroenterica |
Specie in avanzato stato di crescita, e possibile intolleranza individuale. |
Misto funghi congelati |
Gastroenterica |
Prodotto mal conservato. |