L’Aquila. M. D.F., minorenne di origini pugliesi ma aquilano di adozione, già noto alle forze dell’ordine per episodi di bullismo, si è reso responsabile di una ulteriore aggressione ad un coetaneo, quest’ultima addirittura successa all’interno di un istituto scolastico superiore del capoluogo.
I fatti sono avvenuti qualche mese fa all’interno della scuola, precisamente davanti la porta d’ingresso della palestra: un ragazzo stava entrando ed il ‘bullo’ invece stava uscendo dalla zona ginnica; nell’incrociarsi il D.F. ha iniziato ad insultare il primo senza motivo dicendogli che quella non era la sua palestra e di andare via, proferendo le parole: “sto stupido, sto deficiente”; poi vedendo che non vi era alcune reazione, lo spintonava sul petto per due volte, successivamente, non contento, gli sferrava un pugno sul volto.
A quel punto uno dei bidelli interveniva per andare in soccorso al malcapitato, evitandogli di prendersi un altro pugno che stava per ricevere.
Riportata la calma, incurante della presenza di personale docente l’aggressore gli ha anche chiesto con tono minaccioso quale classe frequentava e a che ora sarebbe uscito da scuola in modo da aspettarlo fuori, usando proprio l’espressione: “ti aspetto fuori, poi voglio vedere come la mettiamo”.
Il mal capitato si è recato al pronto soccorso dell’Ospedale di L’Aquila e gli è stato riscontrato un trauma contusivo arco zigomatico sinistro e giunzione frontozigomatica sinistra con prognosi di 10 giorni.
Sono scattate le indagini della III Sezione (reati contro la persona, in danno di minori e sessuali) della Squadra Mobile, che ha ricostruito l’intera vicenda e dinamica dei fatti, partendo da un’aggressione subita da un ragazzo che non conosceva il suo aggressore. Dalle testimonianze raccolte si è riusciti ad identificare il giovane, le cui le imprese non sono nuove agli agenti della Squadra Mobile: questi, infatti, è un diciassettenne, noto alle forze dell’ordine per i sui atteggiamenti da bullo.
Lo stesso ragazzo all’inizio dell’anno è stato denunciato in stato di libertà da personale della Polizia Postale di L’Aquila per aver messo su facebook e “whats app” alcune foto di una sua amica, minorenne, nuda. Quest’ultimo episodio è stato subito denunciato dalla mamma della ragazzina ed attraverso le indagini informatiche si è riusciti ad identificarlo e deferirlo all’Autorità Giudiziaria.
La Procura della Repubblica del Tribunale dei Minorennidopo, ha recentemente provveduto a delegare alla Squadra Mobile la notifica di avviso di conclusione delle indagini preliminari per l’episodio commesso.