L’Aquila. Nell’ambito della realizzazione del primo lotto dei nuovi sottoservizi dell’Aquila, opera determinante per la ricostruzione post-sisma, sono cominciati oggi in centro storico i sondaggi “per effettuare indagini video ispettive delle sospette cavità nel sottosuolo e per il prelievo dei campioni di terra per la caratterizzazione ambientale”.
Effettuate con macchinari all’avanguardia, le perforazioni sono una delle attività propedeutiche all’inizio dei lavori di un’opera innovativa e dalla realizzazione complessa. Previste circa 20 perforazioni, tra gli altri punti nelle zone nel quartiere intorno a via Sallustio, via dell’Arcivescovado, via Camponeschi e via Roio.
Questa fase durerà tre giorni: i risultati saranno importanti per stabilire come operare e il tipo di processo da scegliere per lo smaltimento delle macerie.
“E’ una delle fasi preliminari per l’inizio dei lavori – spiega meglio Antonio Tramontano, direttore operativo di cantiere – Si tratta di un’attività molto importante perchè da questi sondaggi dipende anche l’efficacia di un’opera decisiva per la ricostruzione com’è quella dei sottoservizi”.
Il primo lotto ha un valore di circa 30 milioni di euro: ad aggiudicarsi l’appalto la società consortile a responsabilità limitata (Scarl) “Asse centrale”, costituita dalle imprese Acmar, capofila, Taddei ed Edilfrair. Porterà alla realizzazione di una “galleria intelligente”, dentro la quale potrà camminare una persona per ispezionare lo stato delle reti, sotto tutto il corso principale del centro storico del capoluogo abruzzese.
Con il termine sottoservizi vengono indicate le reti di distribuzione idrica, le fognature per l’allontanamento dei reflui civili e delle acque meteoriche, la rete Enel sia in bassa che in media tensione per l’illuminazione pubblica e privata, la rete telefonica, la rete in fibre ottiche.
Intanto, da fine settembre si è insediato anche il quartiere generale in viale Giovanni XXIII, tra la chiesa di San Silvestro e viale Duca degli Abruzzi.