Ok la partoanalgesia. Sospeso a luglio, il servizio per il parto senza sofferenza è stato ripristinato a fine agosto grazie all’interessamento della Direzione Asl 1. Ostetricia e ginecologia, diretta dal dr. Giuseppe Ruggeri, torna quindi a erogare, dalle 8 alle 20, per le donne che ne fanno richiesta, una prestazione importante, oggi obbligatoria per legge e inserita nei Lea (livelli essenziali assistenza) ma che da anni l’ospedale di Avezzano garantisce grazie all’impegno e al senso di responsabilità dei direttori dei reparti. La ripresa del trattamento epidurale (appunto, il parto indolore), è un’ importante opzione per quelle donne che hanno una forte percezione del dolore e che, per questo motivo, affrontano il parto con particolare apprensione e ansia, alcune volte con vero e proprio panico. Sapere che è possibile sottoporsi al parto indolore è rassicurante da una lato per le partorienti e fondamentale, dall’altro, per ridurre il numero di cesarei. Secondo il Ministero della Salute i reparti che hanno un basso numero di parti chirurgici (i cesarei) sono giudicati efficienti e più sicuri. In questo senso Ostetricia di Avezzano è sicuramente nel ristretto ‘club’ italiano delle unità operative virtuose, avendo una media del 34% di cesarei contro quella nazionale del 37% e regionale ancora più alta. Peraltro le richieste del parto indolore sono in crescente aumento tanto che ogni anno sono oltre 100 le nascite che, per scelta delle partorienti, avvengono con l’epidurale. Si tratta del 10% del totale delle nascite annue, attestate a 1.050 parti. Quest’anno, da gennaio a giugno, i bimbi venuti alla luce ad Avezzano sono stati 716, oltre 50 in più rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Facile quindi prevedere che, a dispetto di una denatalità diffusa nella maggior parte degli ospedali italiani, anche nel 2014 Ostetricia resterà al di sopra delle soglia ‘psicologica’ dei mille bebé. A ricorrere al parto indolore sono nella quasi totalità le donne che, a prescindere dall’età, vivono l’esperienza del primo figlio. L’obiettivo dell’azienda, peraltro, è in prospettiva quello di potenziare la partoanalgesia garantendola anche nelle ore notturne.
Ottobre porterà importanti novità nel reparto: ristrutturazione degli ambulatori e nuove prestazioni.
Due nuovi ambulatori. A Ottobre verrà attivato uno specifico servizio per le gravidanze a rischio, vale a dire per donne in dolce attesa che – essendo affette da patologie come cardiopatia, ipertensione e diabete – vanno tenute sotto stretto controllo, con visite ed esami a distanza ravvicinata.
Oltre a questo, sempre a ottobre, sarà operativo un altro servizio ex novo, quello della gravidanza a termine, riservato alle future mamme che, nell’imminenza del parto, necessitano di monitoraggi costanti e accurati fino al momento della nascita. Saranno così seguite fino al giorno del parto con fitti accertamenti e test.
Locali ristrutturati.
Attualmente sono in corso lavori, che verranno ultimati entro ottobre, per la ristrutturazione dei locali che ospitano l’attività ambulatoriale (5° piano); vi sarà così una migliore dislocazione dei servizi e una più funzionale occupazione degli spazi. Così, accanto all’ambulatorio dell’amniocentesi (esame del liquido per diagnosi prenatali), vi sarà una sala dedicata agli esami dell’isteroscopia e della colposcopia (test di investigazione per accertare malattie dell’utero). La redistribuzione degli spazi servirà, tra l’altro, a rispondere al meglio al sensibile aumento delle richieste dell’isteroscopia, passate dalle 450 del primo semestre del 2013 alle 550 dello stesso periodo di quest’anno.