L’Aquila. Si chiama Andrea Dionisi l’imprenditore di 31 anni dell’Aquila arrestato oggi dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria dell’Aquila con l’accusa di truffa ai danni di ente pubblico e reati di falso.
Per l’uomo è stata disposta la detenzione in carcere. Eseguiti anche sequestri di beni mobili ed immobili per un totale complessivo di 155 mila euro. L’inchiesta ha avuto inizio circa un anno fa, quando un funzionario comunale segnalò la possibile contraffazione di una determinazione dirigenziale con cui doveva essere liquidato l’indennizzo di 180 mila euro in favore di un cittadino aquilano per l’occupazione di un suo terreno adibito ad uso tendopoli a seguito del sisma.
Le immediate indagini delegate dal pubblico ministero alla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare l’effettiva falsificazione dell’atto di liquidazione e di recuperare immediatamente parte della liquidità indebitamente percepita e ancora in possesso dell’indagato.
I successivi approfondimenti svolti dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, coordinati dal Procuratore della Repubblica del capoluogo, Fausto Cardella e diretti dal pubblico ministero Fabio Picuti, hanno permesso di far luce su ulteriori gravi condotte illecite di Dionisi che, presentandosi ad alcuni proprietari di abitazioni danneggiate dal sisma del 6 aprile 2009 come imprenditore edile per la realizzazione delle opere di ricostruzione, induceva i committenti al pagamento dell’anticipo dei lavori per un importo pari al 25 per cento del finanziamento senza, però, eseguire alcun lavoro edile.