Pescara. “Basta con i deliri burocratici di questi anni. Gli agricoltori abruzzesi non possono più perdere il loro prezioso tempo dietro cumuli di carte e infiniti moduli da compilare”. Lo ha affermato l’assessore all’Agricoltura, Dino Pepe, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il direttore dell’assessorato, Giorgio Chiarini.
L’assessorato alle Politiche agricole, facendo riferimento anche alle normative sulla semplificazione, alle necessità dettate dalle norme di ridurre i costi di gestione e alla introduzione dell’informatizzazione, ha prodotto, anche con la condivisione delle organizzazioni profesisonali, una importante e significativa semplificazione delle procedure e riduzione numerica dei documenti di gestione del potenziale viticolo. E’ stato l’assessore Pepe ad illustrare questa semplificazione nella gestione del potenziale viticolo dell’Abruzzo, che partirà da domani, 1 agosto.
“Negli ultimi anni, – ha spiegato Pepe – in applicazione soprattutto di alcuni regolamenti comunitari, è stato prodotto un profondo rinnovamento nella gestione del potenziale viticolo italiano e quindi regionale. Infatti, l’insieme dei dati vitivinicoli facenti capo al fascicolo aziendale, al potenziale viticolo, agli albi dei vigneti a Denominazione di Origine e agli elenchi dei vigne a Indicazione Geografica, – ha proseguito – sono stati ricondotti ad un unico data base nazionale, di proprietà di Agea, all’interno del quale i dati comunicano fra loro”.
Si sono anche ridotti i soggetti gestori che oggi sono i Centri di Assistenza Agricoli per il fascicolo (che comprende tutti gli usi del suolo) e la Regione che gestisce lo schedario viticolo, che contiene le iscrizioni dei vigneti all’idoneità a produrre vini a Denominazione d’Origine e a Indicazione Geografica. Altre importanti novità sono rappresentate dal ruolo delle Strutture di Controllo riconosciute dal MIPAAF per i prodotti a D.O. e a I.G. e le nuove e specifiche funzioni dei Consorzi di Tutela. “La gestione operativa della viticoltura (produzione quotata in ambito Comunitario) – ha sottolienatop l’assessore – è avvenuta finora con una serie di documenti cartacei prodotti dagli utenti agricoli, dai C.A.A. e dagli uffici regionali. In Abruzzo, considerando anche gli allegati tecnici, ammontano a circa 20.000 unità cartacee per anno”.
“E’ necessario sottolineare – ha aggiunto l’assessore – che lo schedario viticolo oggi è l’unico strumento di riferimento per qualsiasi richiesta di aiuti comunitari, per la dichiarazione e la rivendicazione della produzione di vino, per tutte le forme di controllo del sistema produttivo, ed è l’unica fonte attendibile dei dati del settore vitivinicolo anche per la UE”. Gli interventi di semplificazione prodotti introducono una notevole forma di “auto-responsabilità” dei conduttori viticoli, sulla certezza dei dati e sul fondamentale ruolo dei controlli del processo di produzione. La semplificazione avviata con la delibera di Giunta regionale n.61 permette l’eliminazione di alcune forme autorizzative preventive, la riduzione notevole dei documenti accompagnatori, la riduzione delle tempistiche di regolarizzazione degli impianti viticoli, l’introduzione della Posta Elettronica Certificata nelle comunicazioni da e per la Pubblica Amministrazione, la semplificazione del linguaggio di riferimento, trattandosi solo di “richieste” o di “comunicazioni”, la riduzione del numero dei modelli di gestione, che sono stati unificati, e che saranno disponibili per i CAA e gli utenti sul sito della Regione Abruzzo – Direzione Politiche Agricole, il dimezzamento dei documenti cartacei, una significativa operazione di trasparenza della P.A. verso l’esterno, una sensibile riduzione dei costi sia per gli utenti (minori spostamenti e produzione e trasmissioni di documenti), sia per la P.A. che opererà soprattutto informaticamente, una maggiore facilitazione all’esecuzione dei controlli da parte degli organi preposti di quelli interni della stessa Regione ed infine una sensibile riduzione dei tempi di approvazione e di aggiornamento del potenziale viticolo regionale.
“La Regione – ha precisato Pepe – intende perseguire l’obiettivo di avere presente a sistema, entro l’anno, ogni vigneto nuovo o modificato sul territorio abruzzese. L’impegno assunto – ha proseguito – è notevole e sarà concretizzato attraverso il lavoro di un’appropriata e qualificata “squadra” di dipendenti. Fondamentale, quindi, dovrà essere il ruolo svolto in primis dai produttori vitivinicoli, ma anche dai CAA e dai Consorzi di Tutela, oltre che dall’Amministrazione, – ha concluso – al fine di migliorare e qualificare ulteriormente la produzione vitivinicola abruzzese”.
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