L’Aquila. Dopo il terremoto la sua vita non è stata più la stessa. In preda alla depressione un uomo di 68 anni si è tolto la vita questa mattina a L’Aquila dandosi fuoco dentro una rimessa agricola di sua proprietà, all’altezza del passaggio a livello della statale 5 bis, poco dopo il passaggio a livello.
Le fiamme sono state notate verso le 6.30 dagli agenti della polizia municipale, diretti da Ernesto Grippo, che hanno allertato i vigili del fuoco. I pompieri hanno spento le fiamme ma l’uomo era gia’ morto carbonizzato. Il 68enne ha lasciato dei biglietti in auto per spiegare i motivi del suo gesto e ha fatto riferimento proprio al terremoto del 2009, spiegando che da allora la sia vita era finita. L’uomo, un alpino, era sposato e con figli.
“Esprimo tutta mia vicinanza e la mia solidarietà ai familiari dell’uomo che ha compiuto un gesto tragico e disperato”. Lo dichiara la senatrice Pezzopane, dopo le notizie del tragico suicidio a L’Aquila. Stamani, infatti, un uomo di 68 anni conosciuto in città si è dato fuoco in una cascina perché ancora depresso per il post-terremoto. Questo stando almeno ad una lettera lasciata dalla vittima nella sua auto. “Il dramma sociale che stiamo vivendo all’Aquila è quasi al limite dell’emergenza e gridi di disperazione, come questo – afferma la senatrice – sono dei campanelli d’allarme di fronte ai quali non si puo’ rimanere sordi. La ricostruzione sociale deve essere tra le priorità della nuova Regione, che mi auguro intervenga, a fianco dei Comuni e del volontariato, in maniera sensibile a sostegno delle nuove e vecchie fragilita’”, conclude Stefania Pezzopane.