L’Aquila. Quaranta nuove assunzioni nei prossimi tre anni. Sono decisamente delle buone notizie quelle che arrivano, per bocca del suo general manager, Roberto Boggio, dalla Transcom, azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni.
Certo è che L’Aquila e gli Aquilani non sono certo disposti a cancellare con un colpo di spugna il comportamento, da più parti considerato “offensivo” avuto dall’azienda subito dopo il terremoto.
A ricordarlo, in una nota, è Simona Fioretti, segretario provinciale del’Ugl-Telecomunicazioni L’Aquila. “Il solo leggere la parola Transcom, da aquilani, ci riporta inesorabilmente ai momenti più bui e tristi dell’immediato post-terremoto” commenta.
“Fu l’unica multinazionale a licenziare 270 persone arrecando umiliazione a centinaia di famiglie già duramente provate. Mai una parola fu spesa da questi signori per ricordare la cara Simona D’Ercole, giovanissima dipendente morta sotto le macerie. Ora, a distanza di cinque anni, Roberto Boggio rispunta per comunicare l’avvio di un progetto che darà lavoro a 40 persone per i prossimi tre anni.
Ben vengano i posti di lavoro, ci mancherebbe, ma ci saremmo aspettati da questo signore preliminarmente le scuse pubbliche per il comportamento tenuto dalla sua azienda nel 2009. L’Aquila non dimentica, noi non dimentichiamo e non basta la presentazione di un progetto per rifarsi una verginità. Per la Transcom proveremo, sempre ed unicamente, disprezzo”.