Avezzano. Ha intascato 2500 euro per una falsa dichiarazione di lavoro che avrebbe consentito ad un cittadino marocchino di rimanere in Italia, ma in realtà non ha mai portato a compimento l’iter.
È finito nei guai A.A., 70enne di Avezzano, già noto alle forze dell’ordine per reati anche piuttosto gravi, come lesioni, furti, porto abusivo di arma, ingiuria e violenza sessuale nei confronti di una minore di 14 anni.
Questa volta l’uomo è stato denunciato per favoreggiamento alla permanenza di cittadini extracomunitari irregolari nel territorio dello Stato e falsità in atto pubblico commessa da privato.
I fatti risalgono al settembre del 2012, quando un cittadino marocchino si rivolge a lui per regolarizzare la sua posizione in Italia, attraverso la “legge di sanatoria”. Lo stesso si rende disponibile dietro compenso della somma di 2500 euro. Circa un mese dopo il marocchino consegna la somma richiesta e l’uomo, di contro, gli fornisce la documentazione necessaria per l’inoltro della pratica.
Nell’ottobre del 2013, però, lo straniero viene informato dalla Prefettura de L’Aquila che la sua istanza di sanatoria non poteva essere accolta. Si rivolge allora all’uomo che gli aveva promesso aiuto, il quale risponde di aver cambiato idea e di non volergli restituire la somma a suo tempo consegnatagli.
Lo straniero si reca, quindi, in Questura e lo denuncia.
Dalle indagini condotte dagli uomini della Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile è emerso che A. A. avrebbe inoltrato istanza in favore di tre cittadini marocchini, tutti richiesti come badanti, ma nel corso dei controlli effettuati nella sua abitazione non è mai stata rilevata la loro presenza.