L’Aquila. Una struttura della Asl 1 Abruzzo per malati inguaribili, che consente ai familiari di stare accanto ai propri cari e di dare loro tutto l’affetto di cui hanno bisogno, in un clima il più vicino possibile all’ambiente della propria casa.
E’ l’hospice per cure palliative (che comprende 2 ambulatori per la terapia del dolore), inaugurato oggi all’Aquila, nei locali ex Onpi di proprietà del Comune. Presenti, tra gli altri, il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, il Manager Asl Giancarlo Silveri e il sindaco Massimo Cialente.
L’attivazione dell’hospice è frutto di un accordo tra Comune e Asl. Nel centro per cure palliative, diretto dal dottor Franco Marinangeli, il malato fruisce di assistenza medica nell’arco delle 12 ore e di carattere infermieristico nelle 24 ore. Nell’hospice, tuttavia, non ci sono solo camici bianchi, per alleviare le sofferenze del degente, ma anche e soprattutto persone appartenenti alla cerchia affettiva più intima, i familiari. La struttura di l’Aquila, peraltro, si aggiunge a quella già attivata a Pescina, nell’agosto 2013, dall’Azienda sanitaria provinciale.
Il nuovo servizio Asl di L’Aquila dispone di 12 posti letto (di cui uno pediatrico) e di 2 medici, oltre a Marinangeli che ne è responsabile. 6 sono gli infermieri. La struttura per cure palliative può contare su un’alta qualità alberghiera, con stanze di degenza dedicate, adeguati servizi igienici (compresi bagni per disabili) e televisori. La riproduzione dell’ambiente familiare è completato dall’allestimento di una cucina che anche i parenti dei malati possono, eventualmente, utilizzare per preparare cibi.
All’hospice il malato può accedere tramite il proprio medico di famiglia oppure direttamente dall’ospedale se vi è già ricoverato. Importante l’attività assicurata nel corso della settimana dai 2 ambulatori per la terapia del dolore, ricompresi nell’hospice, che assicurano prestazioni di cui possono beneficiare anche soggetti esterni, cioè non ricoverati nella struttura. Tra l’altro nel nuovo Centro Asl dell’ex Onpi si svolge anche un’attività di formazione universitaria, poichè viene frequentato da studenti dell’Ateneo e specializzandi che costruiscono così gradualmente il proprio bagaglio professionale. L’hospice è a metà strada tra Territorio e Ospedale: un contesto pensato per offrire un ambiente quanto più possibile simile a quello familiare.