L’Aquila. Il venti novembre scorso si intrufolo’ nell’abitazione inagibile di un connazionale dalla quale rubo’ due pistole e monili in oro. Protagonista un romeno di 20 anni (G.P.) residente a Scoppito.
Alla sua identificazione sono giunti i carabinieri della stazione di Sassa, al comando del maresciallo aiutante Silvano Ciccozzi, in collaborazioni con quelli del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia de L’Aquila. Il giovane e’ stato arrestato dopo una serrata attivita’ di indagine che ha portato alla denuncia a piede libero di un giovane filippino residente a L’Aquila, complice del 20enne, che, messo alle strette, ha collaborato con gli investigatori. Intanto stamani i carabinieri della stazione di Cagnano Amiterno, al comando del vice brigadiere Stefano Parisse, hanno denunciato un cittadino albanese di 33 anni (E.F), residente a Paganica, per il furto di discendenti in rame perpetrato solo ieri alla chiesa di San Giovanni a Cagnano e ai danni di alcune private abitazioni.
All’indagato sono stati sequestrati quasi cento chili di rame di provenienza furtiva. La denuncia e’ frutto di una tempestiva attivita’ informativa ed investigativa svolta dall’Arma locale. Infine i carabinieri della stazione di Tornimparte, coordinati dal brigadiere Davide Bonifacio, hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia in carcere un polacco di 37 anni (D.R), residente ad Assergi, il quale si era reso inottemperante al divieto di rientro nel Comune di L’Aquila e limitrofi, impostogli dal Tribunale di Avezzano, dopo che era stato arrestato in flagranza di reato di furto di rame ad Ovindoli, lo scorso 25 gennaio.