San Benedetto in Perillis. Oltre 6 ettari di grano duro biologico, della pregiata qualità Senatore Cappelli, distrutti in poche ore dai cinghiali.
E’ successo oggi a San Benedetto in Perillis, in un campo di proprietà di Adriano Marrama, agricoltore di Vittorito che da tempo si sta battendo contro le leggi regionali che regolamentano i rimborsi per i danni della fauna selvatica alle colture.
“Un anno di lavoro e, a meno di un mese dal raccolto, mi ritrovo con niente in mano”, si dispera Marrama, che in questa stagione ha investito fino a 60mila euro per seminare i 100 ettari che coltiva. Ma, a conti fatti, considerando i danni già subiti nelle settimane differenti sui terreni di Vittorito e dintorni, e i 15mila euro distrutti dagli ungulati solo oggi, avrà ben poco da ricavare.
E torna ad attaccare la legge regionale, il regime De Minimis che riconosce solo il 22% dei danni riconosciuti – fermo restando il limite di 15mila euro di rimborsi ottenibili negli ultimi tre anni – l’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente e le associazioni di categoria che, rincara la dose l’agricoltore, “non hanno mai preso posizione e giovedì si siederanno con l’assessore al tavolo verde convocato in regione senza aver mai fatto alcuna riunione preliminare con gli agricoltori”.
“Cosa vanno a discutere se le nostre associazioni non ci hanno interpellato?”, si interroga in conclusione Marrama.