L’Aquila. E’ caos sulla compilazione dei moduli per il censimento degli aquilani assegnatari di alloggi nei progetti Case e nei Map.
A denunciarlo è il responsabile dell’Adiconsum Cisl della provincia dell’Aquila, Maurizio Ferroni. “In questi giorni” spiega “stiamo ricevendo migliaia di cittadini che chiedono spiegazioni sulla compilazione del modello, che può essere reperito su internet o negli uffici comunali. La scadenza ravvicinata, per la consegna del questionario, sta congestionando i Caaf e gli uffici delle Associazioni dei consumatori”.
LE CONTESTAZIONI
“La prima contestazione che viene mossa al Comune dai cittadini” spiega Ferroni “riguarda il fatto che l’amministrazione è già in possesso dei dati relativi agli assegnatari degli alloggi, censiti per ben due volte negli ultimi quattro anni. Il primo censimento è stato effettuato proprio dal Comune per verificare la rispondenza delle case alla reale occupazione delle stesse. Il secondo, avviato dalla Protezione civile, è servito a fare una mappatura dell’intervento di emergenza post-terremoto sul territorio aquilano. Oltre ad una palese violazione della privacy, come denunciato dagli utenti, l’avvio di un nuovo censimento, che deve contenere tutti i dati personali e del nucleo familiare, compresi quelli relativi al reddito, sta creando enormi difficoltà gestionali agli uffici competenti. Sarebbe stato più opportuno, per determinare un nuovo tariffario degli affitti da applicare ai cittadini, chiedere una semplice autocertificazione del reddito totale, con verifiche successive, a campione, da parte dell’amministrazione comunale”.
LA RICHIESTA
“Chiediamo al Comune una proroga dei termini di consegna del modulo del censimento” conclude il responsabile dell’Adiconsum “alla luce del fatto che molti aquilani, soprattutto gli anziani, hanno necessità di un supporto tecnico nella compilazione del modello. Nulla contro le verifiche, che al contrario sono necessarie per garantire una corretta assegnazione degli alloggi alle famiglie che ne hanno realmente diritto, ma invitiamo il Comune, anche per eventuali azioni future di controllo, a servirsi degli strumenti telematici e dell’incrocio delle informazioni con le banche dati delle società che gestiscono le utenze domestiche e con quelle già in possesso dell’amministrazione”.