L’Aquila, gli studenti occupano le scuole superiori: ‘vogliamo una città più giovane’

scuolaoccupataL’Aquila. “Oggi, 14 ottobre, l’intera cittadinanza studentesca si è unita in un’unica azione, sulla stessa linea delle manifestazioni precedenti e future che hanno mosso intere scuole superiori e che continueranno a raccogliere tutti i ragazzi della città: i principali istituti superiori hanno occupato le loro strutture”. E’ quanto comunicano in una nota gli “Studenti Aquilani Uniti”

“Gli studenti aquilani si sono mossi insieme e hanno occupato per creare quel luogo di aggregazione giovanile che nella nostra città, a quattro anni dal sisma, continua a mancare. Evidente – prosegue la nota – il bisogno della classe giovanile, stanca della situazione: queste prese di posizione vogliono rappresentare, ora più che mai, la necessita’ dei giovani di poter essere tali. La richiesta che portiamo avanti oggi e che riempirà il lavoro nei prossimi giorni è la seguente: vogliamo essere presi in considerazione dal resto della cittadinanza aquilana, dalle istituzioni, e vogliamo che si prenda coscienza che L’Aquila per poter sopravvivere deve diventare una città a misura di giovane. In tutte le scuole, il programma della settimana prevede incontri, workshop, dialogo e informazione riguardanti le tematiche della società giovanile aquilana. Il nostro progetto comune mira a fondare una base di informazione che coinvolga tutta la cittadinanza, sia nella parte giovanile, che vuole diventare attiva, sia nelle altre parti sociali, che hanno il potere di far ascoltare le nostre proposte. I temi caldi di questa settimana – fanno sapere gli Studenti Aquilani Uniti – riguarderanno principalmente la ricostruzione, i progetti e i fondi stanziati per i giovani aquilani. Non mancano, a libera scelte delle singole scuole, progetti di più ampio raggio riguardanti la situazione degli studenti nei panorami regionali e nazionali. Quest’anno il nostro progetto si basa su una maggiore obiettività e sulla collaborazione fra tutti gli studenti aquilani, e vogliamo che questa sia la dimostrazione dell’esasperazione giovanile e del resto della cittadinanza”.

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