I ragazzi dell’Anffas di Castel di Sangro si esercitano con la Protezione Civile

Prot_Civile_casteldisangroCastel di Sangro. Una giornata all’insegna dell’allegria e alla diffusione della cultura e della sicurezza, quella organizzata domenica dal Nucleo di Protezione Civile di Castel di Sangro che ha visto impegnati i ragazzi dell’Anffas.

La giornata, denominata “Anche io sono Protezione Civile”, ha visto impegnati venti ragazzi diversamente abili che con tanto di casco di protezione , si sono cimentanti in diverse operazioni che la protezione civile svolge nella realtà in casi di emergenza, come spegnimento di incendi, montaggio di tende, e comunicazioni radio. Interessante la dimostrazione di Denis Buongiorno, che ha portato due cavalli docili, permettendo ad alcuni ragazzi di cavalcarli. Grande interessamento per i ragazzi dell’Anffas, che hanno fatto qualcosa di diverso e interessante mostrando un coinvolgimento e una volontà che è andata ben oltre ogni aspettativa degli organizzatori. Tante le domande formulate dai ragazzi su come e perché si fanno certe operazioni , altrettanto esaustive le risposte del Nucleo di protezione Civile A.N.A che ha partecipato all’iniziativa composto dal Capo Nucleo Carmine Tomassini, ideatore della giornata e i soci Simona Coletta, Domenico Serricchio, Vincenzo Fiocca, Erika Cincione, Antonio Di Carlo, Ivan Buzzelli , Luisa Tritone, Antonio Di Vincenzo, Sandra Tomassini, Massimo Fioritto, Daniela Mariantoni e Lerina Caserta. A fine giornata un momento di convivialità con l’allestimento di una cucina da campo nell’area esterna alla struttura. Soddisfazione è stata espressa da Elide Isabettini presidente dell’Anfass, che ha partecipato alla giornata insieme alla collaboratrice Carla Marino. “Questa splendida giornata” ha commentato Isabettini “oltre ad evidenziare la volontà e l’utilità della protezione civile sul nostro territorio, rappresenta un progetto unico nel suo genere, un progetto che ha coinvolto i ragazzi diversamente abili, che hanno imparato a non avere paura di sporcarsi, ad essere più sicuri e a contare sui propri compagni, che hanno dimostrato una solidarietà e una sensibilità notevole”.

 

Pierluigi Monaco


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