Sul giovane, latitante, pendeva una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip della direzione distrettuale antimafia dell’Aquila nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Karkouba” che ha visto coinvolto il territorio marsicano.
Quando scattò l’operazione, il 3 luglio scorso, le misure restrittive erano 27.
Il ruolo ricoperto dal marocchino, come accertarono gli investigatori della sezione antidroga della Squadra Mobile dell’Aquila, era quello di partecipare attivamente con i vertici dell’associazione per delinquere, sia per organizzare l’illecito traffico di cocaina, sia per svolgere mansioni di pusher, poichè attraverso la sua intensa e costante attività riusciva ad effettuare moltissime consegne di cocaina ai numerosi acquirenti, tanto da essere considerato uno dei più grandi rifornitori a Luco dei Marsi, Trasacco e zone limitrofe.
Rachid Razkaoui, dopo aver prenotato il volo FR4634 con partenza da Saragozza (Spagna), è giunto allo scalo aeroportuale di Orio al Serio dove dove ad attenderlo c’erano i poliziotti ed i finanzieri.
All’identificazione del marocchino si è giunti dopo un’intensa attività d’intelligence e di collaborazione intercorso tra gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile del capoluogo con gli stessi finanzieri, i quali, attraverso la foto-segnaletica del latitante ed altre informazioni utili per l’individuazione, lo hanno arresto e trasferito nel carcere di Bergamo.