La SS 652 come una trincea, questo il giudizio di molti turisti e soprattutto numerosi cittadini residenti nell’Alto Sangro e nell’Alto Molise che, ancora una volta sostituendosi a chi di dovere, chiedono un immediato intervento affinché sia ripristinato il manto stradale e la segnaletica venga sostituita, così che quel tratto della Fondovalle del Sangro torni ad essere degna di chiamata Strada Statale.
Lo stato del piano viabile della Fondovalle e lo stato di manutenzione, nei tratti che interessano soprattutto la Provincia di Isernia è disastroso. Si parte dal viadotto “Valle salice” interessato da un enorme dosso, che spesso provoca rotture meccaniche ai veicoli che vi transitano, o ancor peggio sbandamenti con conseguenti e pericolose invasioni della corsia opposta, per finire al chilometro 24+800, sul Viadotto “Barone”, in prossimità del Bivio di San Pietro Avellana in direzione Ateleta, divenuto ormai una vera e propria “groviera” piena di buche e pezzi di asfalto che si staccano in continuazione dal suolo. La situazione non migliora tra le gallerie ubicate al chilometro 26+800, vicino Ateleta, dove da anni vi è un dosso e la cartellonistica è illeggibile.
La situazione peggiora quando piove e le buche sono coperte d’acqua, provocando l’effetto “acquaplaining”, di comprensibile pericolo per gli utenti della strada. Se nei tratti dove la manutenzione è di competenza dell’ANAS dell’Aquila le cose rientrano nella normalità, in quelle ricadenti nella provincia di Isernia non si può dire altrettanto. Qui, diverse “cuspidi” oltre a non essere protette, sono danneggiate, i pannelli di indicazione relativi ai paesi, fatta eccezione di alcuni centri, sono scoloriti, invisibili, e illeggibili e spesso, pensate un po’ oscurati da pannelli “visual” direzionali. Ai bordi delle strade vi sono spesso erbacce e cespugli che occultano la segnaletica rifrangente installata sui “guard – rail” laterali, un vero rischio e disagio per chi viaggia in ore notturne.
Su tutta la tratta, non vi è un segnale che indica il pericolo causato dalla presenza di animali, sebbene questo fenomeno costituisca una delle principali cause di incidenti, spesso gravi, su tutta la tratta. Insomma un disastro. Per l’ultimazione e il miglioramento della Fondovalle, furono stanziati ben 40 milioni di euro, ma questi sembrerebbero destinati al completamento della strada da Gamberale a Borrello, per quanto riguarda il resto della tratta, nessuna notizia e soprattutto nessun interessamento di chi dovrebbe. Nei prossimi giorni un gruppo di residenti, chiederà un incontro con i vertici dell’ANAS e le Prefetture competenti, affinché vengano aperti i cantieri e il piano viabile venga messo in sicurezza. Nel caso non venga data immediata e soddisfacente risposta la problematica sarà portata all’attenzione dei massimi organi istituzionali.