L’Aquila. Era specializzato nel furto di borse e portafogli lasciati incustoditi nelle auto parcheggiate e dovrà, pertanto, rispondere di furto aggravato Armando Morelli, 59 anni, marsicano di etnia rom, arrestato ieri dagli agenti della Squadra Mobile de L’Aquila.
La segnalazione era giunta ieri da un uomo che, percorrendo la provinciale 80, all’altezza di Preturo, aveva notato una persona che, scesa da un’auto, aveva depositato lungo la scarpata una borsa da donna, per poi rimettersi in marcia. Dopo aver appuntato la targa della macchina, ha segnalato il tutto al 113.
Gli agenti della Squadra Mobile, intervenuti sul posto, hanno recuperato la borsa al cui interno, oltre a vari effetti personali, vi era un portafogli vuoto, un cellulare acceso e due carte d’identità intestate ad altrettanti cittadini aquilani. Dagli accertamenti sulla targa, è emerso che l’auto era intestata proprio a Morelli, già noto alle forze dell’ordine.
Le vittime del furto, marito e moglie, hanno raccontato di essere state derubate, poco prima in zona San Vittorino.
Le ricerche si sono quindi concentrate sull’uomo. L’auto è stata ritrovata, e sequestrata, in località Monticchio, nel piazzale antistante le palazzine Ater, ma nessuna traccia del Morelli. I poliziotti hanno, così, pensato ad un escamotage: hanno detto ai residenti della zona che quella macchina veniva rimossa per divieto di sosta. Morelli è caduto nella trappola, poiché poco dopo si è recato in questura per chiedere spiegazioni circa la rimozione della sua auto.
Qui è stato riconosciuto e arrestato per il reato di furto aggravato in concorso. Si cerca ancora il suo complice, colui che era sceso dalla macchina per abbandonare la borsa.