L’Aquila, imprese edili al collasso

ediliziaL’Aquila. “In quello che doveva essere il più grande cantiere d’Europa, legato alla ricostruzione post-terremoto, i lavoratori del settore edile, paradossalmente, hanno difficoltà a trovare un impiego. Un fenomeno legato alla lentezza nella partenza dei cantieri per la ricostruzione e alle difficoltà delle imprese della provincia dell’Aquila nell’ottenere i pagamenti e prestiti bancari”.

E’ l’allarme lanciato da Pietro Di Natale, responsabile Filca-Cisl della provincia dell’Aquila, che sottolinea “l’urgenza di adottare provvedimenti in grado di sbloccare l’intero comparto dell’edilizia e di fare chiarezza sui finanziamenti da parte del Governo”.

“Negli ultimi mesi”, spiega Di Natale, “sono aumentate le ore di cassa integrazione nell’edilizia e si registra un sempre crescente numero di manodopera che fa difficoltà a trovare lavoro.  In aumento anche le vertenze per il mancato pagamento dei lavoratori. Una situazione di sofferenza per le imprese locali, sopraffatte da ditte e società che arrivano da fuori Regione e che rappresentano il 60 per cento del totale delle aziende attualmente operanti sul territorio. Le ditte edili sono alle prese con una scarsa liquidità che deriva proprio dai ritardi nella riscossione delle somme dovute per i lavori effettuati nei cantieri della ricostruzione aquilana e dalla chiusura del sistema bancario, sempre meno propenso a concedere prestiti alle imprese. La prima conseguenza di questo circolo vizioso è il mancato pagamento della manodopera, in un momento di crisi nazionale e locale, con le famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Il Governo deve garantire un flusso costante di finanziamenti per la ricostruzione, che consenta di far partire i cantieri e di rilanciare l’economia della provincia dell’Aquila, con tutto l’indotto collegato alla ricostruzione e al settore edile”.

 

 

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