L’Aquila. Un protocollo d’intesa volto a contrastare fenomeni di illegalità, ma anche di sperpero di denaro pubblico e dunque alla corruzione. E’ quello firmato questa mattina all’Aquila dal procuratore capo e referente della direzione distrettuale antimafia (Dda) del capoluogo, Fausto Cardella e dal Procuratore regionale della Corte dei Conti dell’Abruzzo, Fausta Di Grazia. “Sostanzialmente non cambia nulla rispetto al passato – ha spiegato Cardella -. La collaborazione tre i nostri uffici c’era già prima. Con questa stipula viene formalizzata e rafforzata”.
“E’ indispensabile aggiunto però – ha detto il procuratore Di Grazia – come in tutto il resto dell’Italia. Ci sono problematiche diverse, approcci diversi. La deterrenza alla corruzione e’ insita appunto alla maggiore collaborazione”. Parlando dell’ottimizzazione sull’utilizzo delle forze dell’ordine, Cardella ha poi detto: “la Guardia di Finanza che lavora per noi e spesso anche per la Corte dei Conti, per la sua specificità, e potrà produrre risultati validi per entrambe le procure”.
Nel concreto, qualora da notizie di stampa o da altri mezzi o canali di informazione si apprenda dell’esistenza di un procedimento penale e/o contabile relativo a vicende da cui possano emergere rispettivamente fattispecie di reato o di danno erariale e per il quale non sia stata fornita già comunicazione, la Procura interessata trasmetterà la propria manifestazione di interesse rispetto a tale procedimento. La Procura dell’Aquila è capofila in Abruzzo nell’accordo che verrà esteso anche nella procure di Pescara, Teramo e Chieti.