L’Aquila. Bloccati finanziamenti per 1 milione di euro richiesti indebitamente per la ricostruzione post-sisma. La Finanza scopre false autocertificazioni per danni a macchinari e officine e su lavori di ristrutturazione. Il bilancio dell’attività delle Fiamme Gialle racconta come si prova a speculare sulla tragedia del 6 aprile 2009.
Finanziamenti per circa 1 milione di euro per contributi richiesti indebitamente bloccati, 6 unità abitative (per 1240 metri quadri), quote societarie per oltre 5 mila euro, depositi bancari per 120 mila euro, moneta circolante per 252 mila euro, e 3 autoveicoli sequestrati per equivalente. E’ questo il bilancio che la guardia di finanza ha tratto sull’attività di controllo relativa agli illetici legati alla ricostruzione per i danni subiti dal sisma aquilano del 6 aprile 2009.
A trarlo è il comandante regionale del Corpo, il generale di Brigata Francesco Attardi nel presentare il rapporto annuale e i risultati conseguiti dai reparti delle Fiamme Gialle nella Regione Abruzzo. Per ricavare quanto più denaro possibile dai finanziamenti per la ricostruzione, i metodi più utilizzati sono le autocertificazioni, che attestavano falsi danni a macchinari e impianti lavorativi e simulavano la chiusura delle attività professionali a causa del terremoto, o la presentazione da parte dei titolare delle ditta di costruzioni aquilana attestanti esecuzioni di lavori di ristrutturazione di abitazioni danneggiate dal sisma in realtà mai eseguiti. In questo modo si riusciva a percepire indebitamente le provvidenze previste per il ripristino dell’agibilità delle abitazioni danneggiate dalle scosse sismiche e indebiti benefici relativi alla sospensione della propria attività lavorativa.