L’Aquila. Vicenda Olicar, atto secondo. Gli operai della Insel Spa de L’Aquila tornano a scrivere per chiarire i tratti di una storia che, a loro dire, gli aquilani devono conoscere, per avere un quadro chiaro di quanto succede in città. Una città alle prese con i servizi di manutenzione dell’ospedale San Salvatore. Una vicenda, quella della Olicar, sulla quale sono intervenuti i sindacati e, ieri, il consigliere comunale Roberto Tinari.
Chi scrive sono alcuni operai della soc. INSEL S.p.A. finora operante presso l’ospedale San Salvatore di L’aquila addetti al servizio di manutenzione degli impianti elettrici e speciali. Per chi non avesse seguito la vicenda da lunedì 28 gennaio al posto della nostra società e di quella addetta agli impianti meccanici (Guerrato), ci sarà la soc. OLICAR che ha vinto la gara di gestione e manutenzione degli impianti elettrici, meccanici, edili, ed ascensori per tutta la ASL n.1 Avezzano Sulmona L’aquila, presentando tra l’altro un offerta tecnica ad oggi lontana dall’essere rispettata. Come ovviamente previsto e già accennato nella precedente lettera aperta di pochi giorni fa, circa la metà di noi elettricisti è stata costretta a rifiutare l’offerta di OLICAR che proponeva come sede di lavoro, Castel di Sangro, abbassandoci gli stipendi ma offrendoci 20€ per ogni giorno di presenza. Traditi anche dalla CISL che, nella persona di Gino Mattuccilli, ha fatto chiaramente i nomi, ai dirigenti OLICAR, degli elettricisti che hanno rifiutato l’accordo da loro mediato, lasciandovi immaginare con quali conseguenze. Ormai mi sembra evidente che la nostra ASL sia gestita, non dagli organi competenti pubblici (Direttore Generale, e dirigenti ASL), ma da ditte private che possono permettersi qualsiasi cambiamento non rispettando affatto quanto richiesto dal capitolato di gara. L’ammontare dell’appalto tra manutenzione Ordinaria e Straordinaria è di più di 31 milioni di euro per 5 anni. Fino ad oggi la ASL di L’Aquila spendeva 50.000,00 € al mese per avere a sua disposizione n° 16 elettricisti dalle 08:00 alle 21:00 compreso il sabato mattina fino alle 14:00 e, n° 4 elettricisti reperibili in tutte le ore non coperte dal turno. In totale però, anche per la manutenzione straordinaria, eravamo n° 20 elettricisti e possiamo assicurare che il lavoro non è mai mancato anzi, ci siamo trovati spesso a svolgere ore di straordinario per le numerossissime richieste dei reparti anche perché l’emergenza terremoto non è ancora del tutto terminata. Ora gli elettricisti impiegati a L’Aquila saranno al massimo cinque sia per l’ospedale che per tutti i presidi esterni, soltanto da lunedì a venerdì. In sintesi, per la parte elettrica di L’Aquila, da Lunedì la ASL si troverà ad avere un servizio di gran lunga peggiore pagandolo molto di più. Ad esempio per ogni richiesta, anche urgente, tutti i reparti di tutta la ASL 1, dovranno chiamare un numero verde che risponde da milano. E questo è niente rispetto a tutte le altre carenze del nuovo servizio. Ribadisco che nessuno, tra cui direttore generale Silveri e dirigenti dell’ufficio tecnico ASL di L’Aquila, si sono mai lamentati per la qualità del servizio di manutenzione elettrica e nemmeno dei suoi costi. Per concludere chi ci guadagna da questa nuova situazione è solo la soc. OLICAR e chi ci perde sono gli operai che sono stati costretti a rifiutare l’offerta di olicar ma soprattutto tutti i reparti del san salvatore e presidi esterni e tutti gli utenti della sanità aquilana. Pertanto chiediamo a tutti, Dir. Generale Silveri, Dirigenti dell’Ufficio tecnico, Responsabili di ogni reparto e servizio della ASL di L’Aquila, Cittadini, Sindaco Cialente, Dott.ssa Pezzopane, nonché ogni organo di controllo, se necessario anche alla guardia di finanza, ecc… ecc… , che vadano a verificare attentamente la situazione e che escludano la OLICAR dalla manutenzione elettrica di L’Aquila, lasciando tutto come era fin ora visto anche che il capitolato di gara lo prevede a pag. 17 scritto chiaramente addirittura in grassetto sottolineato. La ASL non è una società privata che ha perso commesse e pertanto obbligata a licenziare ma, un servizio pubblico che deve garantire la massima efficienza e professionalità per tutti i servizi. Il terremoto ha messo in ginocchio la nostra città e si continua a fare di tutto per peggiorare la situazione.