Una voce narrante in pediatria che racconta dell’orso bruno che sventa le insidie contro la natura, tramite sequenze che sfilano dentro una piccola finestra-teatro, sullo sfondo del Velino che si staglia dalle finestre della corsia.
Questo il momento-clou della Befana della biodiversità, andata in scena questa mattina all’ospedale di Avezzano, al reparto di pediatria, per iniziativa della direzione sanitaria di presidio e dei carabinieri forestali del reparto biodiversità di Castel di Sangro. Per la prima volta la befana, per i bambini ricoverati nella pediatria di Avezzano, ha assunto le vesti dell’educazione ambientale, secondo la formula di coniugare il gioco con i valori della conoscenza e della difesa dell’ambiente. Presenti, tra gli altri, il colonnello dei carabinieri Luciano Sammarone, comandante del reparto biodiversità di Castel di Sangro, il direttore sanitario dell’ospedale, Lora Cipollone, il direttore del reparto, Maurizio Mantovanelli, oltre a medici e altri operatori di pediatria.
I piccoli degenti del reparto, seduti a cerchio, hanno ascoltato e seguito con sorpresa e divertimento la favola, raccontata con sapienza da operatori specializzati dei carabinieri forestali, con protagonisti l’orso bruno marsicano (rappresentato dalla peluche-mascotte messa a disposizione dal Parco nazionale d’Abruzzo) e dal grifone. Iniziativa pensata per cercare di far sentire il meno possibile il peso della degenza ai bambini nel giorno più atteso dell’anno per l’arrivo della Befana.
La messa in scena della favola ‘didattica’ ha avuto poi l’atteso epilogo della distribuzione dei doni, tra esclamazioni di sorpresa e gioia, in un’atmosfera leggera e gaia. Il reparto pediatria di Avezzano, che dispone di 8 posti letto, effettua oltre 600 ricoveri l’anno e assicura servizi ambulatoriali di neurologia, gastroenterologia, allergologia. Ogni anno il reparto esegue circa 3.600 visite.