Grande evento alla presenza, tra gli altri, del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e del vice presidente del Parlamento europeo David Sassoli. E sono tornate nell’edificio sacro le spoglie di Papa Celestino V, che ne volle la costruzione e istituì la Perdonanza Celestiniana.
Tra gli interventi – finanziati da Eni con 12 milioni e realizzati in due anni dall’impresa Arcas Spa di Torino – il consolidamento strutturale con miglioramento sismico, la ricostruzione delle parti crollate, il restauro e la ricomposizione degli elementi architettonici e degli apparati decorativi e l’adeguamento tecnologico.
“È un atto dovuto ai cittadini che hanno attraversato dolori e sofferenze e oggi vedono la rinascita del simbolo della loro identità – ha detto Franceschini – E’ la prima volta che entro nella Basilica restaurata ed è veramente uno splendore”.
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