I giudici hanno così confermato la sentenza emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia, rigettando la tesi difensiva dei legali del cinquantenne fondata sulla legittima difesa.
“Si è confermata la correttezza della sentenza di primo grado – ha dichiarato l’avvocato della parte civile, Antonio Milo – la quale a mio avviso aveva escluso l’aggravante della premeditazione che avrebbe comportato una pena certamente più alta per un fatto gravissimo”. Catalano, attraverso il suo legale Romolo Longo, ha sempre dichiarato, invece, di aver agito per legittima difesa.