A denunciare pubblicamente la grave situazione che si è venuta a creare nel reparto di Ostetricia dell’ospedale aquilano è il coordinatore Cisl della provincia dell’Aquila, Gianfranco Giorgi, dopo un’assemblea con il personale in cui sono state individuate tutte le criticità.
“C’è un forte fermento tra il personale di Ostetricia”, spiega Giorgi, “a causa dei turni pesanti a cui sono sottoposte le ostetriche. A fronte di 12 unità , un limite minimo rispetto alle reali esigenze di servizio, all’interno del reparto si crea puntualmente una situazione di emergenza: nello specifico, poiché alcune ostetriche non possono effettuare i turni di notte ed altre usufruiscono della legge 104, strumenti tra l’altro previsti per legge, non si riescono a coprire tutti i turni settimanali. Ciò comporta un sovraccarico di lavoro”, prosegue Giorgi, “per le ostetriche che spesso non possono effettuare neppure i riposi, ad eccezione dello smonto-notte. Condizioni lavorative pesanti, in un servizio delicatissimo dove le ostetriche devono prestare la massima attenzione senza mai abbassare il livello di guardia. Ciò a fronte anche della mancanza totale, all’interno del reparto, di personale di supporto ovvero infermieri e operatori socio-sanitari”.
Giorgi incalza: “Tale situazione è inaccettabile, in quanto comporta da una parte un rischio per l’utenza a causa dei turni troppo stressanti a cui sono sottoposte le ostetriche, dall’altra un’inadeguatezza del compenso economico considerando che gli straordinari non vengono retribuiti dalla Asl. Basti pensare che ci sono lavoratrici che hanno accumulato, dal 2006, anche 300 ore di straordinario non pagato”.
“Va evidenziato”, conclude Giorgi, “che 8 delle 12 ostetriche del San Salvatore sono precarie con rinnovi dei contratti anche trimestrali. Chiediamo alla Asl di intervenire immediatamente sul potenziamento dell’organico con nuove assunzioni a garanzia del regolare svolgimento dei turni e dell’effettuazione dei riposi previsti per legge”.