Una iniziativa che rientra nella terza giornata nazionale di prevenzione A.O.O.I. (associazione otorinolaringologi ospedalieri italiani) che coinvolgerà gli ospedali della Penisola che decidono di aderire al progetto. La necessità di sottoporsi a controlli periodici assume grande importanza per la diagnosi precoce del carcinoma del cavo orale che, in linea con la tendenza nazionale di 4 ogni 100.000 abitanti, nel territorio aquilano fa registrare ogni anno 10 casi.
Alla luce di questa incidenza l’intento della giornata di prevenzione, prevista per il prossimo 22 settembre, è quello di sensibilizzare l’utenza per fare in modo che le lesioni pretumorali possano essere intercettate per tempo, contrastandole con le relative cure e trattamenti, facendo in modo che non evolvano allo stadio più grave. In caso di carcinoma conclamato, infatti, il chirurgo è costretto a intervenire con operazioni spesso demolitive della bocca che hanno ovviamente un forte impatto negativo sulla qualità di vita del paziente. Per prenotarsi a visita al San Salvatore, il prossimo 22 settembre, si può chiamare il numero 0862/368546, dal lunedì al venerdì’, dalle ore 9 alle 13.00. Gli utenti possono inoltrare le richieste di visita già da oggi.
Le visite verranno effettuate nel poliambulatorio dell’ospedale San Salvatore, edificio L2. A chi è rivolto, in particolare, l’invito a farsi visitare?
“Le categorie a rischio”, dichiara il dr. Gian Piero Di Marco, direttore del reparto otorinolaringoiatria dell’ospedale di L’Aquila, “sono in primis i fumatori, seguiti da soggetti che abusano di alcol; tuttavia, tra le cause delle malattie, vi sono anche microtraumi cronici della bocca dovuti alle protesi dentarie, la scarsa igiene orale, il papillomavirus e i rapporti sessuali orali. Lo screening interessa, in particolare, persone di età compresa tra 25-80 anni”. Dal campione degli utenti esaminati nel corso dello screening verranno selezionati i casi con lesioni sospette sui quali saranno disposti successivi approfondimenti.
Se la patologia tumorale è in fase iniziale, si procederà al trattamento conservativo, incentrato soprattutto sull’utilizzo del laser e delle radiofrequenze; negli eventuali casi di carcinoma conclamato sarà invece necessario un intervento chirurgico demolitivo, seguito a distanza da un’operazione di ricostruzione.