Ha bruciato ettari ed ettari di prateria e punta la faggeta sopra Rigopiano l’incendio che ieri pomeriggio è divampato sulla piana di Campo Imperatore.
Poco prima delle 14, a causa di un fuoco da campo non controllato acceso sull’erba secca, le fiamme si sono estese nell’area di Fonte Vetica, estendendosi in poche ore su gran parte dell’area, spinte dal vento forte e alimentate dal forte caldo, fronteggiate solo da una squadra dei vigili del fuoco del comando di L’Aquila, dalla protezione civile e dai volontari.
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Solo prima di sera sono arrivate altre squadre di pompieri anche da Pescara e Montesilvano e un canadair che ha effettuato alcuni lanci. Troppo tardi, però: le fiamme avevano già raggiunto la pineta sulla montagna, scavalcando il versante di Vado di Sole e raggiungendo la faggeta sopra Rigopiano, passando dalla provincia aquilana a quella di Pescara.
Impressionante la visuale, che vi mostriamo nelle immagini, anche dalla piana del Voltigno.
La Procura di L’Aquila ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di incendio colposo, affidando le indagini al sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, che ha delegato i militari del reparto carabinieri forestali del Parco Gran Sasso-Laga.
Nel pomeriggio sono state identificate 6 persone tra le quali potrebbero esserci i responsabili: sarebbero alcuni giovani abruzzesi, sul posto insieme ad un gruppo più grande. Nell’area dell’origine dell’incendio, posta sotto sequestro, sono stati trovati fornacelle e forni da campo con tanto di bombole di gas.
Per tutta la notte, purtroppo, le squadre di intervento hanno potuto solo presidiare la boscaglia e attendere la luce del sole per poter riprendere le operazioni di spegnimento.
Da questa mattina é tornato in azione un Canadair, mentre se ne aspetta un secondo per intensificare i lanci d’acqua.