L’Aquila. Una gelata così tardiva, nella seconda metà di maggio (venerdì 18 maggio), non si ricordava a memoria d’uomo, con la brina nelle zone di fondovalle, e nevicate la sera prima (giovedì 17 maggio) a quote molto basse per la stagione (anche fino a 1200 m).
Le gelate, che a quote collinari hanno toccato localmente punte tra 1 e 5 gradi sottozero, hanno provocato anche qualche danno ad alcune colture appena piantate perché adatte al semestre caldo (ad esempio pomodori), tanto che in alcuni casi intere piantagioni sono andate in rovina.
Queste alcune temperature (record) sotto lo zero registrate dalla rete di monitoraggio dell’Associazione Meteorologica aquilana “AQ Caput Frigoris”, fornite dal presidente Marco Scozzafava.
A quote basse e nei centri abitati:
Civitaretenga di Navelli – 4,7; Valle del Salto -3,0; Scurcola Marsicana -2,5; Tagliacozzo -2,4; L’Aquila Cansatessa -1,7; Pizzoli Prato Grande -1,5
In montagna:
Campo Felice -6,5; Pescasseroli -5,0; Rocca Di Mezzo -3,8; Santo Stefano Di Sessanio -3,5; Passo Godi -3,3
Scozzafa annuncia che dopo l’aumento di temperatura del week-end è atteso un nuovo peggioramento a carattere freddo tra lunedì 21 e mercoledì 23, con piogge diffuse e nevicate in alta montagna. Il calo di temperature atteso non sarà tuttavia paragonabile a quello verificatosi tra giovedì e venerdì scorsi.