L’Aquila. Oggi pomeriggio 7 giugno 2017, nella sede di Monteluco di Roio dell’Università degli Studi dell’Aquila, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio Luigi Zordan per tesi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, elaborate nel biennio 2015-2016, sul tema “Progetto e costruzione dell’architettura”.
Il premio, organizzato in quest’ultima edizione in collaborazione con lo studio di architettura Christ & Gantenbein, diretto dagli architetti svizzeri Emanuel Christ e Christoph Gantenbein, prevede per il vincitore un periodo di formazione di 6 mesi presso la sede dello studio in Basilea.
Il premio intitolato a Luigi Zordan viene istituito nel 2007 dal Dipartimento di Architettura e Urbanistica diretto dal Prof. Giulio Tamburini su proposta del Prof. Renato Morganti, responsabile scientifico del premio, e del gruppo di docenti di Architettura Tecnica (Pieluigi De Berardinis, Gianni Di Giovanni, Alessandra Bellicoso, Alessandra Tosone).
Destinato a tesi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura discusse nel biennio precedente alla data di emissione del bando cui viene riconosciuta l’originalità rispetto al tema “Progetto e costruzione dell’architettura”, il premio rientra nelle attività scientifico-didattiche del Dipartimento di Architettura e Urbanistica (ora Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura, Ambientale) che intende valorizzare attraverso questa iniziativa, il cui carattere internazionale si misura con un’architettura della commissione aperta allo scenario europeo, il merito dei giovani laureati in Ingegneria edile-architettura.
L’obiettivo del premio è l’inserimento dei neolaureati in un circuito professionale internazionale di alto profilo nonché quello di attivare nuove sinergie con le istituzioni pubbliche e private, comprese quelle cui fanno capo i soggetti ospitanti chiamati a prendere parte all’iniziativa.
Il premio consiste in uno stage della durata di sei mesi presso uno o più soggetti ospitanti italiani e/o stranieri scelti tra quelli che daranno preventivamente la loro disponibilità, e in una somma in denaro da stabilire di volta in volta che il vincitore potrà impiegare a parziale copertura delle spese.
La prima edizione, avviata nel 2008 in collaborazione con lo studio londinese Foster+Partners e ricompresa nelle attività previste per il decennale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura, si è conclusa l’anno successivo a causa del terremoto che ha colpito L’Aquila il 6 aprile del 2009.
Alla seconda edizione del premio ha collaborato, in qualità di soggetto ospitante, lo studio di architettura Klaus & Kaan Architekten con sede a Rotterdam, diretto dal Prof. Kees Kahn, chiamato per chiara fama a ricoprire il ruolo di Professore ordinario presso la Facoltà di Architettura di Delf nel 2008.
Il premio della terza edizione, organizzato in collaborazione con lo studio di architettura Diener & Diener Architekten, diretto dal Prof. Roger Diener, docente presso la Facoltà di Architettura dell’ETH di Zurigo, ha premiato il vincitore con un periodo di formazione di 6 mesi presso la sede di Basilea.
Nella quarta edizione la vincitrice ha avuto l’opportunità di svolgere lo stage formativo presso una delle quattro sedi (Berlino – Zurigo – L’Aia – Firenze) dello studio Kollhoff Architekten diretto dal Prof. Hans Kollhoff già professore all’ETH di Zurigo e presidente dell’International “Bauakademie” di Berlino.
La quinta edizione ha visto la partecipazione di 25 neo-laureati provenienti da 12 diversi Atenei in cui ha sede il Corso di laurea in Ingegneria edile-architettura.
La commissione internazionale, composta dal Soggetto Ospitante Prof. Christoph Gantenbein, dal Responsabile scientifico del Premio Prof. Renato Morganti dell’Università degli Studi dell’Aquila, dal Prof. André Ricardo de Brito Caiado dell’Università Lusófona di Lisbona, dal Prof. Carlo Cecere dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza, dal Prof. Riccardo Gulli dell’Università di Bologna e dal Prof. Romolo Continenza dell’Università degli Studi dell’Aquila, ha ritenuto meritevole del Premio la tesi “Il depuratore incompiuto alle cave di Cusa, progetto per la ricezione turistica” di Andrea Benincasa.
Una menzione speciale è stata riconosciuta alla tesi “Progetto architettonico di un complesso museale a San Benedetto dei Marsi” di Vincenzo Palenca Tabulazzi, mentre sono state giudicate meritevoli di segnalazione le tesi “Rilievo e recupero della Masia catalana di Conques, Barcellona Spagna” di Arianna Tanfoni, “La tecnologia grid shell: forma, tipologia, struttura. Applicazione nel vallone di Collemaggio, L’Aquila” di Marzia Calvarese e “st (ART) and UP San Berillo” di Natalina Trifilò.