L’Aquila. E’ stata aggiornata al 19 maggio l’udienza relativa al crollo della Casa dello Studente, avvenuta il 6 aprile 2009. Dieci le persone sotto accusa per omicidio colposo, lesioni e disastro colposo, per la morte di otto studenti universitari.
Si tratta di Giorgio Gaudiano, romano di 78anni, finito sotto inchiesta come responsabile del collaudo per l’acquisto dello stabile da parte del Consiglio di amministrazione dell’opera universitaria dell’Aquila, Walter Navarra, aquilano di 62 anni, ingegnere incaricato dal Cda dell’Opera, Bernardino Pace, 52 anni di Pratola Peligna, progettista e direttore dei lavori di ristrutturazione dello stabile, Carlo Giovani, aquilano, 43 anni direttore dei lavori per conto della Regione, Pietro Centofanti, 49 anni di Sulmona progettista e direttore dei lavori di restauro dello stabile, Tancredi Rossicone, 52 anni di Scanno progettista e direttore dei lavori di restauro, Massimiliano Andreassi, aquilano di 40anni, progettista e direttore dei lavori di restauro incaricato dei controlli che, secondo la Procura, non sarebbero stati eseguiti a norma, Pietro Sebastiani, aquilano di 49 anni responsabile area tecnica dell’Azienda per il diritto allo studio universitario, presidente della commissione di collaudo dei lavori di ristrutturazione, Luca Valente, aquilano di 47 direttore dell’Azienda per il diritto agli studi universitari, Luca D’Innocenzo, aquilano di 33 anni presidente dimissionario dell’Adsu. Più in particolare, Gaudiano, Navarra, Giovani, Pace, Centofanti, Rossicone, Andreassi, in quanto tecnici, sono sotto inchiesta per violazioni di legge antisismiche e per non avere effettuato, in modo preventivo e nemmeno successivamente, le corrette valutazioni e verifiche di adeguamento statico in relazione alle ristrutturazioni da loro effettuate senza prove di stabilita’. Sebastiani, D’Innocenzo e Valente, sono indagati per omissioni di vigilanza sulla rispondenza dell’edificio alla destinazione e controllo sull’adeguatezza statica dell’edificio.
Nell’udienza di ieri il Comune dell’Aquila si è costituito parte civile, chiedendo la somma di un milione di euro. Successivamente gli avvocati di otto dei dieci imputati hanno chiesto ed ottenuto dal Gup del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Grieco, l’ammissibilità al rito abbreviato (che prevede, in caso di condanna, uno sconto di un terzo della pena) condizionato all’audizione del super perito Maria Gabriella Mulas, che nella precedenza udienza aveva esposto i contenuti della propria consulenza contenuta in 1.300 pagine in cui spiegava i motivi del crollo della palazzina. Gli unici imputati che hanno scelto, invece, di proseguire per il rito ordinario sono Gaudiano e Navarra.
Nella prossima udienza le parti civili comunicheranno se restare o meno al processo.