Ad annunciarlo è Mauro Nardella Segretario Generale Territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria.
“Pur apprezzando l’apertura al dialogo mostrato dal direttore pro tempore la UIL – continua Nardella- non ha accettato l’idea che l’impostazione data alla nuova organizzazione del lavoro non solo ha ripreso quella già deficitaria in atto ma l’ha peggiorata ancor più per via dell’adeguamento imposto dalla nuova pianta organica, che ha ridotto ancor di più il numero di poliziotti da assegnare all’istituto, dalla UIL mai condivisa e che rappresenta il frutto di una politica unidirezionale dell’Amministrazione Penitenziaria.
Quella politica che ha voluto attuare senza tener conto dell’elemento strutturale che caratterizza il penitenziario e che non può prescindere dal considerare l’impossibilita’ di sopprimere posti di servizio essenziali per il suo adeguato funzionamento.
LA Uil ha detto no -prosegue il sindacalista- anche in considerazione della politica devastante che ha riguardato il rientro dei distaccati nelle sedi di provenienza e che ha messo in ginocchio le aspettative non solo del personale ivi operante ma della stessa amministrazione visto che oggi, grazie alla condizione createsi, i turni sono spesso fatti in netto sott’organico e finanche accorpando più posti di servizio situazione, quest’ultima, dagli addetti ai lavori risaputa essere vietata dal protocollo di intesa regionale vigente.
LA UIL ha rispedito al mittente quindi la proposta presentata ma si dice cautamente soddisfatta per la condivisione di intenti dalla direzione e dalle restanti organizzazioni sindacali mostrata in ordine alla richiesta di revisione della pianta organica della casa circondariale di Avezzano e dell’invito rivolto all’amministrazione penitenziaria di accettazione delle richieste di distacco avanzate da non meno di 10 poliziotti penitenziari di stanza in altri istituti della regione e che, se accettate, farebbero dormire sonni tranquilli a tutti, compresi, ne sono convinto, ai componenti della dirigenza penitenziaria.
In attesa di determinazioni in merito – conclude Nardella- la UIL indice lo stato di agitazione di tutto il personale operante nel carcere, quello stesso personale al quale va il plauso per essere stato in grado sinora, con il sacrificio e l’abnegazione dimostrata, di mantenere a galla una barca che proprio dal punto di vista dell’organico fa acqua da tutte le parti”.