Elezioni L’Aquila, incontro sul futuro di Collemaggio con candidati sindaco

L’Aquila. Giovedì 25 maggio, alle ore 17:30, si terrà a Collemaggio, nello spazio autogestito di CaseMatte, un dibattito con al centro il futuro dell’area, a cui parteciperanno anche candidate e candidati alla carica di sindaco dell’Aquila.

‘Vogliamo tornare ancora una volta a parlare dell’area di Collemaggio, nella convinzione che il tema della sua riqualificazione debba essere d’assoluta centralità per la prossima amministrazione e convinti che, dalla riconversione dell’area dell’ex manicomio, passi un’idea di città intera.

Collemaggio infatti è un bene comune, un tempo – prima dell’applicazione della legge 180 – simbolo dell’istituzionalizzazione e di una vergognosa contenzione e oggi, purtroppo, di un’altrettanto vergognoso abbandono complessivo. Tanti sono stati i progetti proclamati durante gli anni che hanno seguito alla chiusura del manicomio, purtroppo sinora tutti inattuati. Ma Collemaggio è tutt’altro che morta.

Dopo il sisma, infatti, Collemaggio, invece di andare incontro ad un facile oblio che avrebbe prestato il fianco a ogni speculazione, è rimasto prima di tutto un luogo pubblico e aperto in cui sono transitate e continuano a transitare migliaia di persone. Un punto di riferimento in una città con pochissimi centri d’aggregazione, che è diventato anche un modello di socialità e cultura per le nuove generazioni.

Se questo è stato possibile lo è stato soprattutto grazie all’impegno del Comitato 3e32 che ha dato vita all’esperienza di autogestione di CaseMatte, contribuendo in modo determinante a tenere i riflettori accesi sull’area e iniziando a dargli finalmente un’impronta culturale concreta e reale. Un’impronta che sta contribuendo a fare sì che i talenti di questa città possano esprimersi e chissà un giorno realizzarsi anche a livello lavorativo. Un’impronta iniziata con la riappropriazione di uno spazio passata anche per il conflitto con una classe politica miope che evidentemente pensava a difendere altri interessi.

Ora alle istituzioni torniamo a chiedere un impegno concreto sulla destinazione dell’area che passi dal riconoscimento delle esperienze e le energie già esistenti e che sarebbe assurdo trascurare o, peggio, reprimere.

E’ infatti necessario che la riqualificazione avvenga innanzi tutto invertendo il segno lasciato dal manicomio. Facendo diventare l’area da luogo della repressione e dell’assenza di diritti, a cittadella incentrata sulla solidarietà, la cooperazione, la libera espressione e creazione, il mutuo soccorso, l’integrazione e la presa di coscienza dei diritti di ognuno: per difendersi da ogni forma di contenzione, sfruttamento e discriminazione.

Su queste basi nel 2015 è stato sottoscritto da circa venti associazioni il manifesto “Collemaggio cittadella solidale della creatività” da cui ha preso vita, tramite un percorso partecipato, la prima bozza progettuale del “Parco della Luna” che coinvolge una parte dell’intera area.

Un progetto basato sull’uso comune degli spazi pubblici e non dunque sull’assegnazione di tal spazio a tale associazione, ma sulla destinazione degli spazi all’associazione o ai singoli che lo richiedono in base ad un determinato bisogno o progetto, affinché siano aperti e pienamente utilizzati nel soddisfacimento dei bisogni degli artigiani, dei freelance, degli artisti, delle associazioni e ovviamente della salute di comunità.

La città, chiamata al voto, vuole sapere quale idea hanno i candidati su questo progetto, sulla riqualificazione e la destinazione di tutta l’area, tenendo nella giusta considerazione anche la vocazione sanitaria che ha sempre avuto’, si legge in una nota del Comitato 3e32/ CaseMatte .

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