In particolare, il provvedimento restrittivo di S.B. e scaturito dall’emissione, da parte della Procura Generale alla Corte d’Appello di L’Aquila, di un ordine di carcerazione dovuto al cumulo di pene derivante dalla definizioni dei numerosi procedimenti penali a cui l’arrestato è stato sottoposto nel corso degli anni.
Lo stesso, infatti, che è stato associato presso la locale Casa di Reclusione, deve scontare una condanna per una pena complessiva di anni 4 mesi 11 e giorni 19 di reclusione, oltre che pagare una multa ammontante ad euro 2.100,00, frutto del cumulo di tre condanne per i reati di lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale, rapina in concorso e, infine, per tentata estorsione ed usura.