L’Aquila. Circa 500 commerciali e artigianali, soprattutto del centro storico dell’Aquila, che non sono ancora riuscite a ricollocarsi e 1.500 attività a rischio chiusura in tutto il cratere sismico. Questa la situazione delle piccole imprese aquilane, a tre anni dal terremoto, secondo dati della locale Confartigianato.
”Nell’area del cratere – sottolinea il presidente aquilano della Confederazione, Luigi Lombardo – sono riuscite a ricollocarsi circa ottomila imprese. Ci sono comunque 1.500 attività a rischio chiusura, a causa della crisi economica che si è aggiunta ai problemi del terremoto”.