L’Aquila, gli sfollati non sono ‘pacchi’: Cialente scrive alla Struttura per l’Emergenza

terremoto_casaL’AQUILA. Dal 2009, anno del terremoto, sono diverse le famiglie di sfollati che hanno fatto delle camere dell’hotel Firenze la loro nuova, seppur provvisoria, casa. Sull’albergo aquilano incombe il fantasma della chiusura ai terremotati.

E di queste persone, anziani, famiglie con bambini, cosa ne sarà? Armi e bagagli, saranno costretti a cambiare ancora, a trasferirsi in una nuova struttura all’interno della caserma della Guardia di Finanza. Un disagio di non poco conto, per scongiurare il quale il sindaco Massimo Cialente e l’assessore all’Assistenza alla Popolazione Fabio Pelini hanno voluto scrivere una lettera al coordinatore della Struttura per la Gestione dell’Emergenza, Roberto Petullà.

 

Apprendiamo dagli organi di informazione e soprattutto da numerosi cittadini, l’intenzione della S.V. di chiudere l’Hotel Firenze con conseguente trasferimento degli ospiti in un’altra struttura all’interno della Guardia di Finanza. Come scrivono gli interessati in una lettera pubblica di appello, si tratta di anziani spesso non deambulati, famiglie con bambini e persone con grave disagio economico e sociale sottoposte già nel tempo a numerosi traslochi, prive della sicurezza e del calore di un’abitazione certa e stabile che, con infinita pazienza, aspettano fiduciosi un segnale dalle nostre amministrazioni per risolvere definitivamente la legittima richiesta di normalità. Atti di forza come questo che puntano a razionalizzare le risorse senza però concertare gli interventi, finiscono per vanificare l’obiettivo di fornire condivise risposte alle esigenze dei cittadini. L’ospitalità all’interno della Guardia di Finanza ci consente sia di poter risparmiare preziose risorse pubbliche che, e al contempo, con una spesa certo esigua rispetto agli oneri delle strutture ricettive alberghiere, di poter ospitare queste categorie di persone, vessate e poco considerate, in attesa della disponibilità di alloggi. Si consideri in merito che contiamo, nelle prossime settimane, di liberare tutti gli alberghi e di trasferire, ove strettamente necessario, le persone ospitate proprio nelle strutture della Guardia di Finanza. La chiusura dell’Hotel Firenze, tra l’altro, limita la possibilità di rispondere alle quotidiane richieste di aiuto delle persone prive di assistenza, lavoro, speranze. Razionalizzazione e risparmio, obiettivi che accomunano le nostre attività, si realizzano con metodo consensuale e nel rispetto della dignità delle persone. Invitiamo quindi l’Avv. Roberto Petullà, Coordinatore della SGE, a tornare sui propri passi evitando agli ospiti dell’Hotel Firenze di sentirsi “dei pacchi postali” e consentendo inoltre al Comune dell’Aquila di poter contare ancora per qualche mese su una struttura per le emergenze assistenziali e sociali.

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