L’Aquila, la Giunta Comunale approva il Piano Urbano della Mobilità

LAquila_PiazzaDuomoL’Aquila. La giunta comunale ha approvato la delibera per l’aggiornamento del Piano della Mobilità della città e del territorio dell’Aquila, presentata dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.

Il Pum è uno strumento partito nel 2008 e, a causa degli stravolgimenti provocati dal terremoto, ha subito un aggiornamento sostanziale rispetto alla prima versione che già era stata presentata in Consiglio comunale.

Il lavoro di aggiornamento del Pum si articola su cinque temi fondamentali, ovvero la mobilità lenta, il trasporto collettivo, la sosta, la logistica della ricostruzione e la rete stradale.

Per quanto riguarda la rete stradale, il Pum prevede lo spostamento del casello dell’Aquila est, il sistema di decongestionamento del traffico nell’area dell’accesso est in città, il completamento della viabilità lungo l’Aterno, il collegamento Roio–ferrovia-centro con un impianto a fune e il collegamento da Santa Maria degli Angeli al quartiere S. Andrea.

Tra i punti cardine del Pum, inoltre, una fortissima azione di riqualificazione del centro storico, che verrà pedonalizzato.

Il centro storico sarà reso accessibile alla mobilità pubblica con una rete di metrobus, in grado di collegare le frazioni tra di loro ed al centro storico. È previsto poi un sistema di navette ecocompatibili che, man mano che il centro storico andrà ad aprirsi, renderanno immediatamente accessibile l’accesso alle attività commerciali e infine il completamento di percorsi pedonali meccanizzati, per raggiungere il centro storico da più versanti in modo da incentivare il ripristino delle attività sulle vie secondarie e non solo sull’asse principale.

Il Piano, inoltre, ripropone a Regione e Provincia, il tema del riuso della ferrovia per una “Metropolitana dell’Aterno”, che colleghi Sassa a San Demetrio. Per quanto riguarda la viabilità e i parcheggi, il Pum prevede il completamento dell’ anello intorno al centro storico, in sostituzione di via XX Settembre che avrà un ruolo molto più urbano.

L’orizzonte temporale del Piano è decennale ed è diviso in cinque fasi temporali.

 

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