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Asl cattura uno dei cani di quartiere dell’Aquila e scoppia la protesta

L’Aquila. “Questa mattina il servizio veterinario della Asl ha catturato Prosperino (anche detto Cerino), uno dei notissimi e amati cani del centro storico dell’Aquila, diventati dopo il terremoto simboli e mascotte della città. Questo cani sono stati sterilizzati dalla Asl, vengono giornalmente accuditi da molte persone e sono stati riconosciuti dal sindaco cani di quartiere sulla base di un regolamento comunale adottato anni fa. Non conosciamo i motivi della cattura, questi cani non sono mai stati pericolosi, qualche abbaiata ogni tanto a una macchina di passaggio è l’unica “marachella” che si permettono. Peraltro, il referente nominato per questi cani dal sindaco non è stato avvisato di eventuali problemi provocati dai cani, né tanto meno è stato avvisato della cattura”. Lo ha annunciato l’associazione 99gatti L’Aquila.

“Prima del sisma, Prosperino raccontano in una nota l’associazione – viveva a Santa Maria Paganica, dove veniva accudito dai residenti, che spesso gli aprivano il portone per dargli rifugio di notte e si occupavano di nutrirlo. Dopo le vicissitudini del terremoto e vari spostamenti si era sistemato insieme alla sua inseparabile compagna Key, con la quale vive praticamente in simbiosi,  nelle vinanze della Fontana Luminosa.  Ora si trova in una gabbia del canile sanitario, accucciato in un angolo e completamente abbattuto tanto da rifiutare il cibo e non alzare  la testa nemmeno verso chi conosce. Siamo molto preoccupati e amareggiati da questa notizia. Preoccupati, perché questi cani non si sono mai adattati alla reclusione, come hanno mostrato in passato quando sono stati ricoverati per vari motivi, e metterli in canile ora equivarrebbe a decretarne una morte lenta.  Questo è tra l’altro il motivo per cui si era adottata la soluzione di riconoscerli “cani di quartiere”. Soluzione, che – non va mai dimenticato – nasce dall’esigenza di sistemare cani che si trovano per strada non certo per loro scelta, ma perché vittime della barbara pratica dell’abbandono, purtroppo ancora molto diffusa. Siamo amareggiati perché ci riesce difficile pensare che uno di questi cani, tra i tanti e reali   problemi di questa città,  possa rappresentare un pericolo, come del resto sanno bene le decine di persone che ogni giorno li avvicinano, oltre a quelle che si occupano di loro.  I cani dell’Aquila sono ormai conosciutissimi e amati, hanno addirittura una frequentatissima pagina facebook (già piena di decine di commenti sconcertati per la notizia della cattura di oggi), sono stati oggetto di articoli e attenzioni. E’ possibile però che diano fastidio a qualcuno: già nel dicembre del 2010, infatti, furono protagonisti loro malgrado di una brutta storia: vennero prelevati e fatti sparire. Portati lontano, sulla piana di Campo Imperatore, furono poi ritrovati tutti e portati a “casa”, cioè in città. Forse, ancora oggi c’è qualcuno che vorrebbe vederli “sparire”. Ma questo non deve accadere più. Non è certo per loro scelta se questi cani si trovano per strada. Avranno molto sofferto per adattarsi e la selezione “naturale” per i randagi è terribile. Ma ora sono con noi. E dobbiamo proteggerli impedendo che si possa fare ancora loro del male. Per questo ci auguriamo che anche questa volta Prosperino possa tornare dalla sua inseparabile Key,  tra le strade della città che è la sua casa e che “custodisce” per tutti noi che non la abitiamo e viviamo più”.