L’Aquila, furti in ospedale: denunciate sei persone

ospedale_san_salvatoreL’Aquila. La Squadra Mobile della Questura de L’Aquila ha assicurato alla giustizia i responsabili di una serie di furti messi a segno all’interno dell’Ospedale Civile S. Salvatore de L’Aquila.

Le denunce presentate al posto fisso di Polizia dell’Ospedale a seguito della sottrazione di materiale vario, sia di impiego edilizio, sia sanitario ed in particolare di attrezzature tecniche presenti nelle sale di intervento chirurgico ospedaliero, avevano determinato l’avvio di una complessa attività di indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore D’Avolio.

I sospetti degli investigatori si sono concentrati su alcuni dipendenti di una società di fornitura di servizi ospedalieri che, al di fuori dell’orario di servizio, facevano rientro in ospedale senza alcun motivo che ne giustificasse la presenza.

Raccolti gli indizi, anche a seguito di numerosi servizi di appostamento all’interno dell’Ospedale, è stata eseguita una serie di perquisizioni domiciliari, che hanno permesso di recuperare gran parte del materiale rubato, trovato in casa dei due dipendenti inizialmente sospettati e di due fratelli, legati ad uno di essi da vincoli di parentela.

Gli stessi dovranno rispondere di concorso in furto aggravato e continuato.

La capillare azione investigativa ha consentito, inoltre, agli agenti della Squadra Mobile di acquisire elementi di colpevolezza nei confronti di due dipendenti di una ditta di manutenzione delle caldaie del nosocomio per la sottrazione di componenti di vario genere, denunciata l’8 febbraio scorso dalla società incaricata della riparazione degli ascensori della struttura ospedaliera.

Anche in questo caso le perquisizioni, disposte dalla Procura, hanno consentito di rinvenire e recuperare nelle abitazioni dei due sospettati il materiale, che è stato restituito alla ditta proprietaria. I due indiziati dovranno rispondere di furto aggravato.

Ieri, infine, è stato arrestato Fabrizio Tobia, aquilano di 47 anni, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. L’uomo, infatti, deve scontare la pena di 10 mesi di reclusione per un furto aggravato commesso nel 2007 a L’Aquila.

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